Durante il Forum Economico Mondiale, Donald Trump ha lanciato un messaggio inequivocabile alle imprese globali: "Venite a produrre negli Stati Uniti oppure pagate i dazi." Con questo discorso, Trump ha ribadito la sua visione di una politica economica incentrata sul rilancio della manifattura americana, promettendo incentivi fiscali senza precedenti.
Il presidente ha annunciato un piano per ridurre la corporate tax dal 21% al 15%, a beneficio delle aziende che scelgono di produrre negli USA. “Sotto la mia amministrazione, non ci sarà posto migliore al mondo per creare lavoro e costruire fabbriche che negli Stati Uniti,” ha dichiarato. Tuttavia, per le aziende che preferiscono delocalizzare, Trump ha avvertito che saranno soggette a tariffe doganali elevate.
Relazioni con l’europa, collaborazione e critiche
Trump ha sottolineato il desiderio di mantenere buoni rapporti con l’Europa, pur evidenziando le sue critiche al trattamento riservato alle aziende americane. Ha definito "ingiuste" le tasse imposte dall’Unione Europea, come l’IVA e altre imposizioni fiscali, citando esempi come le multe miliardarie inflitte ad Apple, Google e Facebook. “Queste sono aziende americane, e l’Europa non dovrebbe agire in questo modo. Per me, questa è una forma di tassazione,” ha affermato, aprendo un dibattito sulle politiche fiscali tra le due sponde dell’Atlantico.
Petrolio e politica internazionale, messaggi a Russia, Cina e OPEC
Sul fronte energetico, Trump ha auspicato un calo del prezzo del petrolio, affermando che ne discuterà con l’OPEC e l’Arabia Saudita. Ha espresso sorpresa per il mancato intervento dei produttori di greggio prima delle elezioni presidenziali, definendolo un gesto poco amichevole.
In ambito geopolitico, Trump ha dichiarato di voler incontrare presto Vladimir Putin per discutere un possibile accordo di pace per la guerra in Ucraina, sottolineando che Kiev sarebbe pronta a negoziare. Ha inoltre chiesto l’intervento di Pechino per porre fine al conflitto, citando il suo rapporto altalenante con Xi Jinping, incrinato dalla pandemia di Covid-19.
Politica monetaria, pressioni sulla fed per ridurre i tassi di interesse
Trump ha espresso il desiderio di vedere una riduzione immediata dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, auspicando che questa politica monetaria espansiva sia adottata anche a livello globale. “I tassi di interesse dovrebbero seguirci ovunque,” ha dichiarato, ribadendo la sua posizione di lunga data contro il costo del denaro elevato.
Tra promesse e polemiche, la visione di Trump per il futuro economico
Il discorso di Trump al Forum Economico Mondiale è stato un mix di promesse ambiziose e critiche pungenti. Da una parte, ha offerto incentivi significativi alle imprese che scelgono gli Stati Uniti come base produttiva. Dall’altra, ha sollevato questioni controverse sulle relazioni internazionali, dal commercio con l’Europa alla politica energetica globale.
Questa visione, intrisa di protezionismo e ambizioni di leadership economica globale, continua a suscitare dibattiti tra economisti e leader mondiali, riaffermando il ruolo centrale degli Stati Uniti nell’arena economica e politica internazionale.
23 Gennaio 2025
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