L’imprenditrice digitale Chiara Ferragni dovrà affrontare un processo per truffa aggravata e continuata in relazione a due operazioni commerciali legate alla beneficenza. La Procura di Milano ha emesso un decreto di citazione diretta a giudizio nei suoi confronti e di altri tre imputati, accusati di aver ingannato i consumatori con campagne pubblicitarie ritenute ingannevoli.
Le accuse della procura di Milano
Secondo l’accusa, la Ferragni avrebbe partecipato a un sistema commerciale che induceva i consumatori a credere che acquistando prodotti a lei associati avrebbero contribuito a cause benefiche. Al centro dell’indagine vi sono due iniziative: il "Pandoro Balocco Pink Christmas, Limited Edition Chiara Ferragni" del Natale 2022 e le "Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate" delle Pasque 2021 e 2022. Gli inquirenti sostengono che le informazioni diffuse su queste campagne avrebbero tratto in inganno il pubblico, portandolo a credere che parte dei ricavi sarebbe stata devoluta in beneficenza, mentre le modalità reali delle donazioni non sarebbero state trasparenti.
Il processo in tribunale
L’udienza preliminare è fissata per il 23 settembre 2025 davanti al giudice monocratico della terza sezione penale del Tribunale di Milano. In questa fase verrà valutata la fondatezza delle accuse e si deciderà se procedere con il dibattimento. L’influencer, nota per il suo impero digitale e per le collaborazioni con importanti brand, si troverà così a difendersi in un’aula di tribunale, in un caso che sta attirando grande attenzione mediatica.
La difesa di Chiara Ferragni
Ferragni ha reagito con fermezza alle accuse, dichiarando di non aver mai avuto intenzione di truffare nessuno. In una nota ufficiale ha affermato: "Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora per un po’ con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza".
Impatto mediatico e ripercussioni
Il caso sta suscitando un acceso dibattito tra sostenitori e detrattori dell’influencer. Da un lato, c’è chi difende la Ferragni, sottolineando il suo impegno nel sociale e la possibilità che si tratti di un fraintendimento nelle comunicazioni pubblicitarie. Dall’altro, c’è chi vede nella vicenda un simbolo dei limiti dell’influencer marketing e della necessità di maggiore trasparenza nelle operazioni commerciali legate alla beneficenza.
Scenari futuri
L’esito del processo potrebbe avere conseguenze significative non solo per la Ferragni, ma anche per il settore della comunicazione digitale e delle collaborazioni tra influencer e aziende. Se le accuse dovessero essere confermate, potrebbero emergere nuovi regolamenti per disciplinare meglio le campagne pubblicitarie con fini benefici. In attesa dell’udienza, il caso continua a far discutere, alimentando interrogativi sul confine tra marketing e trasparenza nei progetti di solidarietà.
29 Gennaio 2025
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