Donald Trump torna a far discutere con le sue dichiarazioni contro il Wall Street Journal e il mondo della finanza. Secondo il presidente, chi si oppone ai nuovi dazi da lui proposti sarebbe in qualche modo influenzato dalla Cina o da altre grandi realtà economiche, nazionali e internazionali. Con un post su Truth Social, Trump ha ribadito che chi ama e crede negli Stati Uniti dovrebbe sostenere la sua politica tariffaria, rafforzando la propria posizione contro gli avversari politici e finanziari.
Le preoccupazioni europee, il monito di Scholz
Mentre gli Stati Uniti si preparano a una nuova stagione di scontro commerciale, l’Europa osserva con apprensione. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, giunto a Bruxelles per un vertice informale dell’Ue, ha espresso chiaramente il proprio punto di vista: il commercio tra Europa e Stati Uniti è vantaggioso per entrambe le parti, e le barriere doganali rischiano di danneggiare tutti. Scholz ha sottolineato che, se necessario, l’Ue risponderà con misure simili, ma l’obiettivo deve restare la cooperazione piuttosto che il conflitto.
L’alto rappresentante UE avverte: "chi vince è la Cina"
Tra i diversi leader europei presenti al vertice, anche Kaja Kallas, Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, ha espresso un forte scetticismo sui dazi imposti dagli Stati Uniti. Secondo Kallas, non esistono vincitori in una guerra commerciale di questo tipo: a pagarne il prezzo saranno imprese e cittadini, mentre la Cina, osservando lo scontro dall’esterno, potrebbe trarne vantaggio strategico ed economico.
Macron: "se attaccata, l’europa reagirà"
La Francia non resta in silenzio di fronte a un possibile inasprimento delle tensioni commerciali. Il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che, se l’Europa dovesse subire attacchi sotto il profilo commerciale, sarà pronta a difendersi con decisione. Ha inoltre aggiunto che il prossimo presidente degli Stati Uniti dovrà favorire l’unità tra alleati e garantire stabilità nelle relazioni economiche transatlantiche.
La Cina propone un ritorno alla "fase uno" dell’accordo commerciale
Dall’altra parte del mondo, Pechino cerca una soluzione per evitare un’escalation. Secondo fonti riportate dal Wall Street Journal, la Cina vorrebbe ripristinare l’accordo commerciale siglato nel 2020 con l’amministrazione Trump, impegnandosi a non svalutare lo yuan e a rafforzare gli investimenti negli Stati Uniti. Inoltre, il governo cinese sarebbe disposto a ridurre l’export di precursori del fentanyl, una sostanza alla base di una grave crisi sanitaria negli Usa.
Canada e UE, dialogo aperto sulle conseguenze dei dazi
Anche il Canada è coinvolto nelle recenti tensioni commerciali. Il primo ministro Justin Trudeau ha contattato il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa per discutere della decisione di Trump di imporre un dazio del 25% su Canada e Messico. I due leader hanno ribadito l’importanza di mantenere solidi i rapporti tra Canada e Unione Europea, sottolineando la necessità di collaborare per proteggere gli interessi economici di entrambe le parti.
03 Febbraio 2025
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