Un gruppo di ricercatori cinesi ha individuato un nuovo coronavirus nei pipistrelli che potrebbe rappresentare un rischio per la salute umana. Il virus, secondo gli scienziati, è in grado di legarsi agli stessi recettori utilizzati dal SARS-CoV-2, il patogeno responsabile della pandemia da Covid-19. La notizia è stata riportata dal South China Morning Post, che ha sottolineato le possibili implicazioni della scoperta.
La ricerca guidata dalla virologa Shi Zhengli
Lo studio è stato condotto da Shi Zhengli, virologa dell’Istituto di Virologia di Wuhan, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze di Guangzhou e l’Università di Guangzhou. La Shi, nota come “batwoman” per il suo approfondito lavoro sui coronavirus dei pipistrelli, ha più volte sottolineato l’importanza di monitorare questi virus per prevenire future pandemie. Il laboratorio di Wuhan, dove la scienziata ha condotto molte delle sue ricerche, è stato al centro di controversie internazionali sull’origine del Covid-19.
Un discendente del coronavirus HKU5, il legame con il Mers-CoV
Il nuovo virus individuato dai ricercatori è un discendente del coronavirus HKU5, scoperto inizialmente in un pipistrello giapponese a Hong Kong. Questo patogeno appartiene al sottogenere merbecovirus, una categoria che include anche il Mers-CoV, il virus responsabile della Sindrome respiratoria mediorientale (Mers). Questa sindrome, emersa nel 2012, ha causato focolai con un elevato tasso di letalità, rendendo ancora più urgente il monitoraggio di nuovi virus appartenenti a questa famiglia.
Il rischio di una nuova trasmissione da animale a uomo
L’aspetto più preoccupante della scoperta è la capacità del nuovo coronavirus di legarsi ai recettori umani, elemento chiave nella trasmissione zoonotica. Sebbene non vi siano prove che il virus si sia già diffuso agli esseri umani, gli scienziati avvertono che il salto di specie è una possibilità concreta. In passato, fenomeni simili hanno dato origine a epidemie globali, rendendo necessaria una sorveglianza costante su questi agenti patogeni emergenti.
Il ruolo della ricerca nella prevenzione delle pandemie
Gli esperti sottolineano l’importanza di continuare a studiare i coronavirus dei pipistrelli per prevenire future emergenze sanitarie. La comunità scientifica internazionale sta cercando di sviluppare strategie per identificare e contenere tempestivamente i virus con potenziale zoonotico. I risultati dello studio condotto dal team cinese potrebbero fornire nuove informazioni utili per lo sviluppo di vaccini e terapie preventive.
Sorveglianza globale e collaborazione scientifica
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e altri enti di ricerca stanno monitorando attentamente le scoperte in questo ambito, incentivando la collaborazione tra istituzioni per anticipare possibili minacce pandemiche. La scoperta di questo nuovo coronavirus rafforza la necessità di una sorveglianza globale più efficace e di un approccio multidisciplinare per affrontare le sfide poste dai virus emergenti.
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foto: Shi Zhengli, virologa dell’Istituto di Virologia di Wuhan
21 Febbraio 2025
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