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I misteri di Dioniso, una nuova scoperta a Pompei

Il fregio della casa del Tiaso mostra rituali di Dioniso con baccanti e satiri in scene vivide.

I misteri di Dioniso, una nuova scoperta a Pompei

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La megalografia di Pompei arricchisce la conoscenza sui culti dionisiaci nel mondo antico.

A oltre cento anni dalla scoperta della Villa dei Misteri, un nuovo straordinario affresco riporta alla luce i riti dionisiaci del mondo classico. In una grande sala per banchetti, emersa durante gli scavi nell’insula 10 della Regio IX di Pompei, è stato rinvenuto un fregio di epoca romana, databile al I secolo d.C. Si tratta di una megalografia, una pittura di dimensioni quasi reali, che avvolge tre lati dell’ambiente, mentre il quarto si apre su un giardino.

Il fregio e il corteo di Dioniso

L’affresco raffigura il corteo del dio del vino, Dioniso, accompagnato da baccanti e satiri. Le baccanti sono rappresentate in duplice veste: danzatrici in estasi, ma anche cacciatrici feroci, con un capretto sgozzato sulle spalle o una spada e le interiora di un animale tra le mani. I satiri, con le orecchie appuntite, suonano il doppio flauto e uno di loro esegue una libagione acrobatica, versando il vino da un corno potorio in una patera. Al centro della composizione spicca la figura di una donna accanto a un vecchio sileno che impugna una torcia, probabilmente in procinto di essere iniziata ai misteri dionisiaci, il culto che prometteva rinascita ai suoi seguaci.

La casa del Tiaso e la tradizione dionisiaca

Gli archeologi hanno battezzato la dimora con il fregio "Casa del Tiaso", in riferimento al corteo di Dioniso. Questo straordinario ritrovamento richiama gli affreschi della celebre Villa dei Misteri, in cui un pittore anonimo del I secolo a.C. raffigurò ventinove figure in una scena legata ai riti dionisiaci. Le figure, disposte su piedistalli, sembrano statue, ma al tempo stesso appaiono incredibilmente vive grazie alla resa dei movimenti e delle espressioni.

Un giorno storico per l’archeologia

"Questa giornata entrerà nella storia" ha dichiarato il ministro della Cultura Alessandro Giuli. "La scoperta della megalografia nell’insula 10 della Regio IX offre una testimonianza unica sui rituali dionisiaci e si affianca a quella della Villa dei Misteri. Pompei si conferma un’inestimabile fonte di conoscenza sulla vita e i culti del mondo antico. Il Governo sostiene con convinzione la ripresa degli scavi, stanziando 33 milioni di euro per interventi di scavo, manutenzione e valorizzazione del sito. Il Parco Archeologico di Pompei ha registrato un forte incremento dei visitatori, superando i quattro milioni nel 2023 e 2024."

Il significato simbolico delle baccanti

Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ha approfondito il valore simbolico del fregio. "Dalla tragedia ’Le Baccanti’ di Euripide al mito dionisiaco, la figura della baccante rappresenta una vita sfrenata e estatica. La donna dionisiaca abbandona la casa e i figli per perdersi nella natura, incarnando l’opposto della figura femminile tradizionale, legata alla dea Venere. I fregi della Casa del Tiaso e della Villa dei Misteri mostrano questa ambivalenza, testimoniando una crisi religiosa nel mondo antico e la persistenza di culti arcaici."

Visite e progetti di valorizzazione

L’area con il fregio dionisiaco sarà accessibile ai visitatori attraverso visite guidate al cantiere. Dal lunedì al venerdì, alle ore 11, sarà possibile accedere in gruppi di 15 persone, previa prenotazione. Gli scavi della Regio IX, avviati nel 2023, coprono un’area di 3.200 mq e hanno portato alla luce oltre cinquanta ambienti, tra cui una fullonica (lavanderia), un panificio e ambienti residenziali affrescati con scene mitologiche e rituali. La fase finale dei lavori prevede la messa in sicurezza dell’area e la sua futura apertura permanente ai visitatori.


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27 Febbraio 2025
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