Dal momento in cui si apre gli occhi al mattino fino a quando finalmente si appoggia la testa sul cuscino, le notifiche dai dispositivi digitali invadono la giornata. Secondo uno studio recente, questa costante connessione porta gli italiani a vivere in uno stato di distrazione e stress, fino all’ultimo momento prima di addormentarsi. La necessità di restare sempre aggiornati è pervasiva e il 28% degli italiani continua a ricevere notifiche fino a tarda sera, con un picco medio registrato intorno alle 23:26.
Il momento giusto per disconnettersi, i consigli degli esperti
In occasione della Giornata Mondiale della Disconnessione, che si celebra domani 7 marzo, uno studio commissionato da Amazon suggerisce che il momento ideale per spegnere le notifiche sarebbe le 22:26. Questo permetterebbe di dedicarsi ad attività rilassanti, favorendo un sonno più rigenerante. Il neuroscienziato Mark Williams sottolinea l’importanza di ritagliarsi almeno un’ora libera da notifiche prima di coricarsi, per consentire al cervello di abbassare i livelli di allerta e prepararsi al riposo.
L’effetto delle notifiche sul cervello, distrazione continua
Smartphone, smartwatch, tablet e laptop inviano incessantemente notifiche, portando il 59% delle persone a sentirsi costantemente distratto. Mark Williams spiega che il cervello percepisce ogni notifica come un input urgente, mantenendo un costante stato di allerta. Ogni interruzione richiede fino a 90 secondi per ritrovare la concentrazione, determinando una perdita di efficienza e tempo. Questo meccanismo incide negativamente sulla produttività e sul benessere generale.
Il bisogno compulsivo di controllare i dispositivi
Non si tratta solo delle notifiche ricevute: il 91% degli italiani controlla i propri dispositivi almeno una volta ogni ora, con alcuni che arrivano a farlo fino a 80 volte al giorno. Questo comportamento, simile a una dipendenza, è alimentato dal rilascio di dopamina, una sostanza chimica che crea una sensazione di gratificazione. La ricerca dimostra come questa dinamica renda le persone sempre più dipendenti dalle notifiche, contribuendo a una costante tensione mentale.
L’impatto sulla qualità della vita e sul riposo
Questa iper-connessione porta all’83% degli italiani una sensazione di stress serale, con il 30% che fatica a rilassarsi. Per tentare di staccare la spina, molte persone si dedicano ad attività come guardare la TV (71%), ascoltare musica (37%) o leggere libri (34%). Tuttavia, queste strategie non sono sempre efficaci, poiché il 43% continua a essere disturbato dalle notifiche anche durante questi momenti. Il risultato? Il 74% delle persone ammette di addormentarsi più tardi del previsto a causa dell’uso compulsivo dello smartphone.
Strategie per ridurre l’impatto delle notifiche e migliorare il riposo
Per limitare gli effetti negativi della costante connessione digitale, Mark Williams consiglia di adottare alcune abitudini che possono aiutare a rilassarsi prima di dormire. Disattivare le notifiche almeno un’ora prima di coricarsi e impostare il telefono in modalità riposo aiuta a ridurre le distrazioni. Anche regolare le impostazioni del dispositivo, limitando le notifiche nelle ore serali, e sostituire il telefono con una sveglia tradizionale, può contribuire a creare un ambiente più sereno. Evitare sostanze stimolanti come caffeina, nicotina e alcol prima di dormire è essenziale per migliorare la qualità del sonno. Un’abitudine utile per il rilassamento è scrivere un diario serale, annotando successi, difficoltà e obiettivi per il giorno successivo, aiutando così la mente a liberarsi delle preoccupazioni. Infine, leggere un libro cartaceo piuttosto che utilizzare dispositivi digitali permette di ridurre gli stimoli luminosi e le interruzioni, favorendo un sonno più profondo e riposante.
Ridurre l’uso dello smartphone prima di dormire può migliorare sensibilmente la qualità della vita e del riposo, aiutando a ridurre lo stress e a favorire una maggiore concentrazione durante il giorno.
06 Marzo 2025
© team icoe, editoriale blozine
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