Michelangelo Merisi, meglio noto come Caravaggio, torna a Roma con una mostra straordinaria che raccoglie ventiquattro opere da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Un evento senza precedenti che, in concomitanza con il Giubileo 2025, promette di offrire una nuova chiave di lettura sull’impatto rivoluzionario dell’artista nel panorama pittorico del Seicento. La rassegna, ospitata nelle Gallerie Nazionali di Arte Antica a Palazzo Barberini, si inserisce in un progetto di ampio respiro che celebra il maestro in uno dei luoghi più significativi per la sua carriera e il suo destino.
Una selezione esclusiva di opere, tra riscoperte e icone della pittura
Tra i dipinti più attesi spicca il ’Ritratto di Maffeo Barberini’, un’opera inedita proveniente da una collezione privata, il cui acquisto è attualmente oggetto di trattative da parte dello Stato italiano. Accanto a questo straordinario ritrovamento, sarà esposto il ’Martirio di Sant’Orsola’, proveniente dalle Gallerie d’Italia Napoli, concesso in prestito da Intesa Sanpaolo. Un’opera il cui recente restauro ha rivelato dettagli inaspettati, arricchendo ulteriormente il dibattito critico sull’artista. Non mancherà la celebre ’Flagellazione’, una delle perle del Museo di Capodimonte, simbolo del pathos drammatico e della tensione espressiva tipici del Caravaggio maturo.
Caravaggio 2025, un progetto tra arte e ricerca storica
Curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, la mostra si presenta come una delle più ambiziose mai realizzate sull’artista. Il percorso espositivo offre un viaggio attraverso dipinti autografi di rara visibilità, riuniti eccezionalmente per l’occasione. La rassegna ricostruisce il complesso intreccio tra Caravaggio e i suoi mecenati, mettendo in luce il suo rapporto con l’ambiente romano e il ruolo determinante della famiglia Barberini nella sua carriera. Un’occasione imperdibile per comprendere appieno l’evoluzione artistica e biografica del maestro, dalle prime committenze al periodo turbolento che lo vide in fuga tra Malta, la Sicilia e Napoli.
Prestiti eccezionali, un dialogo tra capolavori
L’esposizione riunisce per la prima volta opere che difficilmente si trovano a dialogare nello stesso contesto. Tra queste spiccano l’’Ecce Homo’, in prestito dal Museo del Prado di Madrid, che tornerà in Italia dopo secoli, e la ’Santa Caterina’ del Museo Thyssen-Bornemisza, un tempo parte della collezione Barberini e ora di nuovo esposta nel palazzo che la ospitava. A queste si aggiunge ’Marta e Maddalena’ del Detroit Institute of Arts, dipinto che rivela sorprendenti affinità con la ’Giuditta e Oloferne’ custodita a Palazzo Barberini. Un allestimento che permette di osservare da vicino il talento straordinario del Merisi e la sua capacità di trasformare la pittura sacra in un teatro di luce e ombra.
Il percorso espositivo, un viaggio tra arte e storia
La mostra si articola in quattro sezioni, offrendo una visione completa della parabola artistica del Caravaggio. Il periodo romano è documentato attraverso i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa: ’Giuditta e Oloferne’ di Palazzo Barberini, il ’San Giovanni Battista’ del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il ’San Francesco in estasi’ del Wadsworth Atheneum of Art. L’attenzione si sposta poi sul collezionismo dei Barberini, con opere iconiche come i ’Bari’ del Kimbell Art Museum di Fort Worth, che tornano a essere esposti nel luogo dove furono conservati per lungo tempo. L’esposizione permette di seguire l’intero sviluppo del linguaggio caravaggesco, dalle prime sperimentazioni fino alla drammatica intensità delle sue ultime opere.
Una finestra sull’unica opera murale di Caravaggio
A rendere l’evento ancora più speciale è la possibilità, durante tutto il periodo della mostra, di ammirare il ’Giove, Nettuno e Plutone’, l’unico dipinto murale noto dell’artista, realizzato nel 1597 nel Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi. Un’opera legata alla figura del cardinale Francesco Maria Del Monte, il primo e più influente mecenate del Merisi. L’eccezionale apertura al pubblico di questo capolavoro, raramente accessibile, aggiunge un ulteriore tassello alla comprensione dell’universo caravaggesco, rivelando l’eccezionale talento dell’artista anche al di fuori della tela.
Un’occasione unica per riscoprire un genio senza tempo
’Caravaggio 2025’ rappresenta un’opportunità irripetibile per immergersi nel mondo di un artista che ha segnato in modo indelebile la storia dell’arte. La mostra non solo celebra il suo genio, ma invita a una riflessione più ampia sul suo impatto culturale, sulle sue scelte iconografiche rivoluzionarie e sulla sua capacità di raccontare il sacro e il profano con una forza espressiva ancora oggi insuperata. Un viaggio tra ombre e luci, tra dramma e realtà, che continua a stupire e incantare.
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caravaggio2025.barberinicorsini.org
07 Marzo 2025
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