L’arte informale italiana del secondo dopoguerra torna protagonista a Firenze con ’Art Autre’, un’esposizione che dal 18 marzo animerà gli spazi della Fondazione Il Bisonte. Il percorso espositivo attraversa la ricchezza espressiva di questo movimento artistico, raccogliendo opere di maestri come Lucio Fontana, Giò Pomodoro, Arturo Carmassi, Carla Accardi ed Emilio Scanavino, accanto a numerosi altri protagonisti dell’epoca. Saranno in mostra dipinti, incisioni e litografie che testimoniano l’evoluzione dell’arte informale in Italia, offrendo uno sguardo inedito su questa corrente artistica.
Un’esposizione di opere rare e documenti inediti
’Art Autre’ si distingue per la presenza di multipli su carta raramente esposti, insieme a documenti originali mai pubblicati, provenienti dagli archivi della Fondazione. Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per immergersi in una stagione artistica di straordinaria vitalità, che prese forma negli anni ’40 e proseguì nei decenni successivi con un fermento costante di innovazione e sperimentazione.
La curatrice Silvia Bellotti, un viaggio tra i movimenti dell’informale
Curata da Silvia Bellotti, la mostra pone in dialogo i diversi movimenti che hanno dato forma all’arte informale in Italia. Dal Gruppo degli Otto a Forma 1, dalla Pittura Segnica fino allo Spazialismo di Lucio Fontana, l’esposizione racconta la pluralità di linguaggi e tecniche che hanno segnato il secondo dopoguerra. La selezione delle opere consente di apprezzare il contributo di ogni singolo artista e la loro visione di un’arte svincolata dalle tradizioni accademiche.
I protagonisti della mostra, dai grandi maestri ai talenti meno noti
Oltre a Fontana, Pomodoro, Carmassi, Accardi e Scanavino, ’Art Autre’ celebra il talento di artisti come Afro, Alberto Magnelli, Antonio Corpora, Emilio Vedova, Ennio Morlotti, Giulio Turcato, Giuseppe Capogrossi, Giuseppe Santomaso, Mattia Moreni, Piero Dorazio, Pietro Consagra e Gualtiero Nativi. Il percorso espositivo permette di cogliere le affinità e le differenze tra le diverse sensibilità artistiche, tracciando un quadro esaustivo dell’arte informale in Italia.
Il legame tra Il Bisonte e gli artisti dell’informale
La mostra rappresenta anche un omaggio alle origini della Fondazione Il Bisonte e al suo ruolo nella diffusione della grafica d’arte contemporanea. Quando Maria Luigia Guaita fondò la stamperia nel 1959, tra i primi a essere invitati a Firenze per realizzare edizioni litografiche furono proprio gli esponenti dell’informale: Giò Pomodoro, Emilio Scanavino, Mattia Moreni e Arturo Carmassi. La loro presenza ha contribuito a definire la vocazione sperimentale della stamperia, un’eredità che la Fondazione continua a portare avanti ancora oggi.
Informazioni pratiche sulla mostra
L’esposizione sarà visitabile a ingresso libero fino al 4 aprile, negli orari di apertura della Fondazione Il Bisonte. Un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire il fervore creativo dell’arte informale italiana e il valore della grafica d’arte come strumento di espressione e ricerca.
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foto: Lucio Fontana (1899-1968) Concetto Spaziale, 1965 Serigrafia stampata in blu...
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16 Marzo 2025
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