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Trump annuncia una telefonata con Putin, possibile spiraglio per la pace in Ucraina

Macron e Carney chiedono impegni chiari alla Russia per garantire una pace duratura e la sicurezza dell’Europa intera.

Trump annuncia una telefonata con Putin, possibile spiraglio per la pace in Ucraina

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Tajani e l’Europa valutano la proposta di Kallas per il sostegno militare all’Ucraina nel 2025, con molte incognite.

Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che domani avvierà un colloquio con il leader russo Vladimir Putin per discutere di una possibile soluzione alla guerra in Ucraina. La notizia, riportata dai media statunitensi, apre scenari inediti su un possibile cessate il fuoco.

Durante un volo notturno di ritorno dalla Florida a Washington, Trump ha rivelato ai giornalisti a bordo dell’Air Force One che la telefonata con Putin è prevista per martedì. "Abbiamo lavorato molto nel weekend, vogliamo vedere se possiamo porre fine a questa guerra. Forse ci riusciremo, forse no, ma penso che abbiamo ottime possibilità", ha dichiarato il tycoon.

Il presidente americano ha accennato al fatto che i colloqui potrebbero riguardare questioni territoriali e infrastrutture energetiche. "Parleremo di terre, parleremo di centrali elettriche", ha risposto a chi gli chiedeva possibili concessioni. Secondo fonti interne, entrambe le parti hanno già avviato discussioni preliminari su questi temi.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato l’organizzazione della chiamata tra i due leader, pur evitando di fornire dettagli sui contenuti. "Una conversazione tra due presidenti non è soggetta a discussioni anticipate", ha commentato Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.

Macron e il Canada insistono su un impegno chiaro da parte della Russia

Nel frattempo, il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito che la Francia e il Canada continueranno a richiedere alla Russia "impegni chiari" per una pace duratura in Ucraina. Accogliendo a Parigi il nuovo premier canadese Mark Carney, Macron ha sottolineato che entrambi i Paesi si considerano "potenze di pace" e "alleati affidabili" per la sicurezza dell’Europa.

Il piano di Kaja Kallas sotto esame a Bruxelles

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, intervenuto da Bruxelles, ha dichiarato che la proposta dell’alto rappresentante Ue Kaja Kallas per un sostegno militare all’Ucraina nel 2025 "va approfondita". Tajani ha sottolineato l’importanza di valutare il piano nel contesto degli impegni Nato e delle spese militari previste.

"Attendiamo la telefonata Trump-Putin per vedere se ci saranno passi avanti verso una tregua. Nel frattempo, dobbiamo considerare i vincoli di bilancio legati all’obiettivo del 2% della Nato", ha spiegato Tajani. "L’Italia, come molti altri Paesi europei, chiede un approfondimento sulla proposta di Kallas prima di prendere una decisione definitiva".

Kiev apre all’allentamento delle sanzioni per facilitare la pace

Vladyslav Vlasiuk, commissario per le sanzioni dell’Ufficio del presidente ucraino, ha affermato che le misure restrittive imposte alla Russia potrebbero essere allentate in cambio di progressi concreti verso la fine del conflitto. In un’intervista a Politico, Vlasiuk ha sottolineato che le sanzioni non devono essere viste solo come una "punizione", ma come un mezzo per costringere Mosca a negoziare.

Tuttavia, ha aggiunto che è prematuro definire quali sanzioni potrebbero essere revocate. "Prima vogliamo vedere passi concreti da parte della Russia, poi emergerà una discussione sulla loro revoca", ha precisato il funzionario.

Mosca apre a osservatori disarmati, ma esclude i peacekeeper Nato

Il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha dichiarato che Mosca potrebbe prendere in considerazione lo schieramento di "osservatori disarmati" per monitorare un eventuale accordo di pace. Tuttavia, ha categoricamente escluso la presenza di peacekeeper provenienti da Paesi Nato, definendoli "parti in conflitto".

"La questione del sostegno internazionale a un eventuale accordo di pace potrà essere discussa solo quando l’accordo sarà stato definito", ha affermato Grushko in un’intervista a Izvestia. Il Cremlino intende inoltre richiedere "garanzie di sicurezza ferree", tra cui lo status neutrale dell’Ucraina e il suo non ingresso nella Nato.

Trump ritira gli Usa dall’organismo europeo che indaga sui crimini russi

Secondo il New York Times, l’amministrazione Trump ha deciso di ritirare gli Stati Uniti dall’International Center for the Prosecution of the Crime of Aggression against Ukraine, un organismo europeo creato per indagare sui crimini di guerra russi. La decisione segna un allontanamento dalla politica dell’amministrazione Biden, che aveva sostenuto l’iniziativa.

Il centro, gestito da Eurojust, mira a perseguire le responsabilità legali della leadership russa per l’invasione dell’Ucraina. La decisione americana, secondo fonti diplomatiche, sarà ufficializzata nelle prossime ore.


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17 Marzo 2025
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