Venerdì 19 Aprile, Caltagirone ha accolto un corteo fuori dall’ordinario, una marcia composta esclusivamente da uomini che, nel tratto finale, ha incontrato un corteo di donne per percorrere insieme l’ultimo segmento. È il cuore dell’iniziativa promossa dal comitato #NonCiSonoScuse, un’azione concreta e simbolica per affrontare con consapevolezza e determinazione il problema della violenza sulle donne.
Una piazza che torna a essere viva
Nel messaggio degli organizzatori risuona il desiderio di restituire alla piazza il suo ruolo originario: quello di luogo di dialogo, partecipazione e riflessione. L’avvocato Luca Cultrera, tra i promotori del corteo, ha sottolineato quanto sia necessario che anche gli uomini scendano in campo. Non solo per affiancare le battaglie delle donne, ma per assumersi la propria parte di responsabilità. Perché se il cambiamento è culturale, allora deve coinvolgere tutti, senza esclusioni.
Un gesto simbolico per rompere il silenzio
Il momento in cui il corteo maschile viene raggiunto dalle donne non è casuale. È la rappresentazione plastica di un percorso che gli uomini devono ancora compiere, riconoscendo di essere rimasti indietro. Un cammino da fare insieme, con umiltà e impegno. Perché il rispetto, l’ascolto e l’educazione alla gentilezza non sono solo valori, ma strumenti essenziali per una vera trasformazione sociale.
Le parole contano, il decalogo del comitato
Durante l’incontro è stato letto un decalogo scritto dal comitato organizzatore. Dieci punti chiari, semplici, ma potentissimi. Si parla di fragilità come forza, del valore del “no” come limite inviolabile, del rifiuto della prepotenza, della necessità di educare e parlarsi. Ogni punto è un invito all’azione, una presa di posizione netta contro l’indifferenza. Perché restare a guardare è già una forma di complicità.
Non più deleghe, ma protagonismo consapevole
Il senso più profondo del corteo #NonCiSonoScuse è l’attivazione di una coscienza collettiva. Non si tratta solo di partecipare a una manifestazione, ma di entrare in una nuova mentalità. Dove la cura delle relazioni, la denuncia delle ingiustizie e la promozione di una cultura non violenta diventino pratiche quotidiane. Perché non bastano le leggi se non cambia il modo in cui viviamo i rapporti tra uomini e donne.
Camminare insieme per un futuro migliore
Il messaggio lanciato da Caltagirone è chiaro: il cambiamento è possibile solo se ci si muove insieme. Uomini, donne, giovani, adulti, bambini. Ognuno con il proprio passo, ma nella stessa direzione. L’impegno non può più essere delegato, e la responsabilità non può più essere evitata. Le scuse non servono. Serve esserci. Serve agire.
23 Aprile 2025
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