Mercoledì 7 maggio, nell’atmosfera solenne degli studi di Cinecittà e sotto i riflettori della diretta Rai, il regista Pupi Avati riceverà il Premio alla Carriera in occasione della 70ª edizione dei Premi David di Donatello. Un riconoscimento che celebra una delle voci più autentiche e poetiche del cinema italiano, capace di attraversare i decenni mantenendo intatto lo stupore narrativo e la sensibilità per l’umano.
Il racconto dell’Italia invisibile
Pupi Avati ha sempre scelto di raccontare ciò che spesso sfugge: la provincia, i silenzi, i sogni semplici e le paure infantili che si annidano nella memoria. Autore di uno stile inconfondibile, è riuscito a dare dignità narrativa ai giorni qualunque, trasformandoli in poesia visiva. La sua filmografia è un mosaico di piccole storie che, insieme, compongono una grande narrazione collettiva.
Il gotico padano e l’incanto della memoria
Con opere come La casa dalle finestre che ridono, Il signor Diavolo e L’orto americano, Avati ha plasmato un genere tutto suo: il gotico padano, capace di mescolare l’inquietudine con la nostalgia, l’orrore con la tenerezza. La sua è una regia che non urla, ma sussurra, scavando nell’animo borghese e rurale dell’Emilia, riportando a galla le emozioni sepolte sotto la routine quotidiana.
Una regia che esalta gli attori
Molti interpreti hanno trovato nei suoi film l’occasione di mostrare lati inediti della propria arte: da Lino Capolicchio a Carlo Delle Piane, da Silvio Orlando a Renato Pozzetto, passando per Alba Rohrwacher, Diego Abatantuono e Elena Sofia Ricci, che quest’anno sarà anche conduttrice della cerimonia accanto a Mika. Il cinema di Avati è anche una geografia umana, in cui ogni volto racconta una storia, ogni personaggio è portatore di una verità intima.
Un artista poliedrico e instancabile
Oltre che regista, Pupi Avati è stato scrittore, sceneggiatore, produttore e musicista. In coppia con il fratello Antonio, ha costruito un universo coerente e mai banale, sempre fedele a un’idea di cinema profondamente italiano e profondamente umano. La sua opera rappresenta un patrimonio che attraversa generazioni, ispirando autori e spettatori.
Una serata di grandi riconoscimenti
Durante la stessa cerimonia, saranno assegnati altri importanti premi: il David Speciale a Ornella Muti, il David dello Spettatore a Diamanti di Ferzan Özpetek e il David al Miglior Film Internazionale ad Anora di Sean Baker. Una serata che si preannuncia come una vera festa per il cinema, trasmessa anche in 4K sul canale Rai4K, su Rai Radio2 e in streaming su RaiPlay.
24 Aprile 2025
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