La notizia della partecipazione di Liliana Segre alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro ha scatenato una nuova ondata di odio sui social. Nonostante la senatrice a vita sia un simbolo vivente della memoria dell’Olocausto e cittadina onoraria della città marchigiana, centinaia di messaggi carichi di insulti e commenti antisemiti hanno invaso la sua pagina ufficiale.
Nuove minacce, la reazione della famiglia e delle autorità
Frasi ingiuriose come "nazista, l’Italia non ti vuole" e "parassita mantenuta" sono solo alcuni esempi della violenza verbale scatenatasi contro Liliana Segre. Una situazione che si ripete: già durante l’uscita del documentario "Liliana" era emersa l’intenzione della senatrice, oggi novantaquattrenne, di limitare gli impegni pubblici a causa dell’incessante antisemitismo. L’avvocato Luciano Belli Paci, figlio della Segre, ha annunciato nuove denunce contro gli autori dei post diffamatori, andando ad arricchire un fascicolo già corposo presso la Procura di Milano.
Solidarietà dal mondo politico e istituzionale
Se da un lato l’odio online si diffonde rapidamente, è importante sottolineare come la reazione delle istituzioni sia stata compatta. Andrea Biancani, Sindaco di Pesaro, ha espresso profonda gratitudine verso Liliana Segre, definendola "un dono prezioso per la città e simbolo dei valori della Resistenza". Una posizione condivisa anche dal Presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha ribadito la totale condanna di ogni forma di antisemitismo e ha manifestato la propria vicinanza personale alla senatrice.
Un coro bipartisan a difesa della memoria storica
Anche il vicepremier Antonio Tajani ha espresso la sua indignazione per gli insulti ricevuti da Liliana Segre, evidenziando come in Italia ed Europa non ci debba essere spazio per l’odio razziale. Dalla segretaria del Partito Democratico Elly Schlein è arrivato un messaggio chiaro: Liliana Segre è e rimarrà un faro contro l’odio e l’indifferenza. Italia Viva, con Matteo Renzi, ha sottolineato il valore straordinario della senatrice, definendola "una donna che rende orgogliosi di essere italiani".
Le reazioni contrastanti della politica italiana
Non sono mancate reazioni più divisive. Andrea Crippa, vicesegretario della Lega, ha attribuito una parte della responsabilità delle tensioni sociali alle manifestazioni della sinistra, denunciando un clima di odio generalizzato. Tuttavia, il Movimento 5 Stelle ha ribadito un messaggio di pieno sostegno a Liliana Segre, sottolineando come la sua testimonianza rappresenti un patrimonio di memoria e civiltà per l’intera nazione.
L’importanza di difendere la memoria storica oggi
In un’epoca in cui l’odio online sembra moltiplicarsi senza freni, la figura di Liliana Segre rappresenta un baluardo imprescindibile contro l’oblio e l’indifferenza. Proteggere la sua voce significa preservare i valori democratici alla base della nostra Repubblica e costruire un futuro più consapevole per le nuove generazioni.
28 Aprile 2025
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