Ginevra torna protagonista sullo scenario globale con un’intesa tra Stati uniti e Cina che riporta serenità sui mercati, per i prossimi 90 giorni una parte dei dazi doganali punitivi sarà sospesa. L’annuncio arriva da un comunicato congiunto, frutto di negoziati serrati che si sono conclusi con l’impegno a dare attuazione alla misura entro il 14 maggio.
Riduzione simmetrica dei dazi, un primo passo di distensione
Il ministero del commercio cinese ha confermato che Pechino interverrà sui dazi aggiuntivi applicati alle merci statunitensi, in parallelo alla decisione americana. Washington sospenderà 24 punti percentuali sui dazi sui beni cinesi, incluse le regioni speciali di Hong Kong e Macao, mantenendo però un’aliquota residua del 10%. Anche la Cina applicherà un taglio speculare sui prodotti provenienti dagli Stati uniti, seguendo lo stesso schema.
Dall’emergenza alla strategia, un tavolo permanente di dialogo
Non si tratta di una semplice tregua, ma dell’avvio di un meccanismo strutturato di consultazione bilaterale. Il vicepremier cinese He Lifeng e il segretario al tesoro statunitense Scott Bessent, affiancati dal rappresentante Usa per il commercio Jamieson Greer, guideranno le delegazioni nei futuri incontri. Le sedi? Alternanza tra Cina, Stati uniti e, se necessario, Paesi terzi. L’obiettivo dichiarato è mantenere una comunicazione continua, con un approccio aperto e costruttivo.
Dati e numeri, cosa cambia davvero sui dazi
Secondo quanto dichiarato da Scott Bessent, la riduzione complessiva dei dazi toccherà il 115%, riducendo le aliquote Usa dal 145% al 30% e quelle cinesi dal 125% al 10%. Si tratta, nel dettaglio, di un taglio del 24% sulle aliquote aggiuntive previste dall’ordine esecutivo 14257 del presidente Donald Trump, con la contestuale revoca delle ulteriori aliquote imposte dagli ordini successivi. Anche Pechino seguirà la stessa strada, rivedendo le proprie decisioni tariffarie adottate con le commissioni n. 4, 5 e 6 del 2025.
Pechino revoca le contromisure non tariffarie, clima più disteso
Oltre ai dazi, la Cina si impegna a sospendere o annullare le misure non tariffarie introdotte dal 2 aprile 2025. Un gesto concreto per smorzare le tensioni e favorire il ritorno a rapporti economici più equilibrati. Entrambe le parti hanno riconosciuto l’importanza strategica di una relazione commerciale stabile e vantaggiosa per le rispettive economie e per il mercato globale.
Hong Kong festeggia, la borsa decolla
La reazione dei mercati non si è fatta attendere. La borsa di Hong Kong ha chiuso in forte rialzo, l’indice Hang Seng ha segnato un incremento del 2,98%, raggiungendo quota 23.549,46 punti subito dopo l’annuncio della tregua. Il giorno successivo, sulla scia dell’ottimismo, l’indice ha ulteriormente guadagnato fino a toccare il +3,01%, a 23.555,06 punti. Segnale chiaro di come la riduzione delle barriere doganali abbia riportato fiducia tra gli investitori.
12 Maggio 2025
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