Sono trascorsi trent’anni dalla scomparsa di Mia Martini, eppure la sua voce continua a risuonare con la stessa intensità di sempre. Inconfondibile, roca, capace di vibrare d’emozione come poche, Mimì non è mai stata davvero dimenticata. Oggi il suo pubblico può ritrovarla in una veste nuova grazie all’album Tarab, un viaggio tra brani inediti, versioni alternative e gemme nascoste della sua straordinaria carriera.
Tarab, un soffio d’anima che torna a vivere
Il titolo dell’album, Tarab, prende ispirazione da un termine arabo intraducibile con una sola parola. Racchiude l’idea di agitarsi, danzare, emozionarsi attraverso la musica, proprio come accade ascoltando la voce di Mia Martini. Questo progetto speciale raccoglie registrazioni preziose, risalenti agli anni ’80 e ’90, riportando alla luce interpretazioni che sembravano destinate a rimanere segrete.
Brani inediti e nuove interpretazioni per riscoprire Mimì
Tra i tesori dell’album spicca Tarab (Soffio d’anima), una composizione fatta di soli vocalizzi, testimonianza della straordinaria espressività vocale di Mimì. C’è poi Madre e Figlia, scritta nel 1982 con la collaborazione musicale di Guido Guglielminetti, e una versione intima de Il fiume dei profumi, registrata nel 1991 nello studio casalingo di Biagio Antonacci, quando il giovane artista muoveva i primi passi. Non manca una rilettura de Il Pescatore di Fabrizio De André, rivisitata negli anni ’90 con un’interpretazione completamente nuova e un inedito arrangiamento.
Almeno tu nell’universo, il provino che conquistò Sanremo
Simbolo della rinascita artistica di Mia Martini, Almeno tu nell’universo torna a far emozionare nella versione del provino originale, quello che nel 1989 venne presentato alla commissione del Festival di Sanremo. Un documento sonoro che svela l’autenticità e la forza interpretativa di Mimì, capace di commuovere già alla prima prova.
La produzione, un anno di lavoro per una nuova primavera
La realizzazione di Tarab è stata curata da Maurizio Piccoli, che ha raccontato il lungo percorso dietro al progetto. Recuperare le registrazioni da vecchie audiocassette e nastri DAT, ridare vita a quei suoni con arrangiamenti moderni ma rispettosi della sensibilità di Mia Martini, è stato un lavoro di dedizione quotidiana. Affiancato da Franco Canuto, profondo conoscitore della carriera di Mimì, Piccoli ha dato forma a un omaggio sentito e curato, capace di restituire al pubblico tutte le sfumature della sua arte.
Un ricordo che si fa presente, tra musica e immagini
A completare il progetto, il videoclip de Il fiume dei profumi, realizzato da Giuseppe Coviello, che ha curato anche l’artwork e le grafiche dell’album. Un’immersione visiva ed emotiva che accompagna l’ascoltatore in un viaggio tra memoria e riscoperta, per celebrare un’artista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica italiana.
12 Maggio 2025
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