Lucio Battisti non è stato soltanto un cantautore, ma l’emblema stesso di una trasformazione culturale che ha rivoluzionato la musica italiana tra gli anni ’60 e ’90. L’Istituto della Enciclopedia Italiana gli rende oggi omaggio con un volume prezioso, inserito nella collana Miti italiani, che non solo ne celebra la grandezza artistica ma ne svela anche il lato più umano e misterioso, restituendo dignità editoriale e storica a una figura che ha segnato un’epoca.
Una voce che ha cambiato il suono dell’Italia
Dai palchi improvvisati dei complessi beat alla consacrazione assoluta come autore e interprete, la parabola artistica di Lucio Battisti si snoda lungo decenni di creatività, sperimentazione e distanza. Con la complicità di Mogol prima e poi con i testi enigmatici di Velezia e Pasquale Panella, Battisti ha reinventato il concetto stesso di canzone popolare. Un’evoluzione che non ha mai smesso di sorprendere, disorientare, incantare.
Le stagioni di un artista irraggiungibile
Il volume lo racconta senza mitizzazioni forzate, ma con la concretezza di una biografia corale e documentata. C’è il ragazzo di Poggio Bustone che rincorre la musica come un sogno irrinunciabile, il talento ostinato che si afferma nella Milano della Numero Uno, il musicista che osa diventare anche voce, nonostante lo scetticismo dei tecnici. E poi c’è l’artista in fuga dai riflettori, che sparisce dall’immagine pubblica mentre i suoi dischi diventano sempre più criptici, visionari, poetici.
Una galleria fotografica unica nel suo genere
A dare forza al racconto, oltre alla scrittura dei suoi principali biografi, è l’imponente apparato iconografico: oltre 180 fotografie, molte delle quali inedite o dimenticate, che attraversano tutte le fasi della sua carriera. Dalle prove in studio agli scatti rubati durante i concerti, dalle pose ufficiali fino ai rari momenti catturati nel silenzio degli ultimi anni, le immagini diventano narrazione visiva di un artista che ha saputo controllare la propria immagine fino alla scomparsa dai media.
Gli autori che hanno scritto il suo mito
Il progetto editoriale della Treccani ha raccolto voci autorevoli: Riccardo Bertoncelli firma l’apertura sulla genesi del fenomeno Battisti, Renzo Stefanel si concentra sull’epoca della Numero Uno, mentre Franco Zanetti racconta la svolta sperimentale di E già. Andrea Podestà esplora il sodalizio con Pasquale Panella e l’era dei “dischi bianchi”, e Michele Neri offre un’analisi sull’interesse internazionale verso Battisti. A chiudere il volume, Stefanel dedica quindici schede dense di aneddoti che svelano i retroscena – spesso surreali – di quindici brani iconici.
L’enigma di Velezia, oltre il silenzio
Tra le pieghe di questa opera c’è anche spazio per indagare un piccolo mistero che ha appassionato fan e critici: quello di Velezia. Nome attribuito ufficialmente alla moglie Grazia Letizia Veronese, ma che secondo alcuni celerebbe lo stesso Battisti dietro la scrittura di testi intensamente autobiografici. Un’ipotesi affascinante che aggiunge un ulteriore velo di sfumature al suo già complesso universo creativo.
19 Maggio 2025
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