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Il capolavoro del Canaletto conquista Londra, in arrivo all’asta anche un’opera rarissima legata a Galileo

Il Bucintoro di Canaletto torna protagonista e un raro libro di Galileo arriva all’asta

Il capolavoro del Canaletto conquista Londra, in arrivo all’asta anche un’opera rarissima legata a Galileo

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Dopo tre secoli, un capolavoro veneziano e un libro galileiano tornano a farsi ammirare

Il celebre quadro “Il ritorno del Bucintoro nel giorno dell’Ascensione”, realizzato da Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, ha appena stabilito un nuovo record alla storica asta degli Old Masters di Christie’s a Londra. L’opera è stata aggiudicata per 31,9 milioni di sterline, ovvero circa 37 milioni di euro, ben al di sopra delle stime iniziali che si fermavano attorno ai 20 milioni. Una cifra che conferma non solo il valore artistico del dipinto, ma anche la forza evocativa della Venezia settecentesca raccontata con maestria dall’artista.

Tre apparizioni in tre secoli

In quasi trecento anni di storia, questo capolavoro è stato messo in vendita solo tre volte: nel 1751, nel 1993 e ora nel 2025. Un evento raro, quasi da collezione nella collezione, che ha acceso i riflettori internazionali su uno dei più affascinanti scorci della Serenissima. Il dipinto raffigura il corteo del Bucintoro – l’imbarcazione di Stato dei dogi – durante le celebrazioni dell’Ascensione, una delle più spettacolari cerimonie veneziane, simbolo di potere e fasto.

Una storia che passa per Downing Street

Solo recentemente si è venuti a conoscenza di un dettaglio sorprendente: il dipinto era già giunto a Londra pochi anni dopo la sua realizzazione e nel 1736 era esposto al numero 10 di Downing Street. Faceva parte della collezione privata di Robert Walpole, considerato il primo ministro nella storia del Regno Unito. Quel quadro, appeso nei corridoi del potere, rappresentava una visione di magnificenza e cerimonia che affascinava la politica britannica dell’epoca.

All’orizzonte una rarità astronomica

Non si fermano qui le sorprese in casa Christie’s. Il 9 luglio, sempre a Londra, sarà battuta all’asta una primissima edizione di un’opera pubblicata anonimamente nel 1605, oggi attribuita a Galileo Galilei. Si tratta di un breve dialogo in dialetto padovano, ambientato tra due contadini, che confuta con ironia e semplicità le tesi aristoteliche sul cielo. Una risposta diretta alla comparsa della supernova del 1604, che scosse le certezze accademiche del tempo.

Un piccolo libro, una grande rivoluzione

Il valore stimato per questa piccola ma preziosa opera va dalle 500.000 alle 700.000 sterline. Dietro quell’anonimato editoriale si celano le menti di Galileo e di Girolamo Spinelli, che usarono l’espediente linguistico e narrativo per rendere accessibili i nuovi paradigmi scientifici, basati sull’osservazione e non sull’autorità delle teorie antiche. Un gesto audace, capace di mettere in discussione le fondamenta stesse del sapere del tempo.

L’arte e la scienza riscrivono la storia

Due aste, due opere distanti per forma e contenuto, ma unite da un filo comune: l’idea che il sapere – visivo o scritto – possa attraversare i secoli e continuare a parlare alle generazioni future. Il successo del Canaletto e l’imminente vendita dell’opera galileiana testimoniano come arte e scienza, quando libere e coraggiose, riescano a imprimere un segno indelebile nella storia culturale dell’umanità.


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02 Luglio 2025
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