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Alvaro Vitali, il volto indimenticabile della commedia popolare italiana

Dal cinema di Federico Fellini a Pierino, passando per reality e appelli: la storia malinconica di Alvaro Vitali.

Alvaro Vitali, il volto indimenticabile della commedia popolare italiana

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Un attore fuori dagli schemi, che ha fatto ridere l’Italia e chiesto solo di non essere dimenticato

È morto a Roma, all’età di 75 anni, Alvaro Vitali, attore romano noto al grande pubblico per il personaggio di Pierino, figura iconica della commedia sexy all’italiana. Nato nel 1950 e cresciuto in una famiglia semplice, Vitali lasciò la scuola dopo la terza media. Il destino volle che un giovane Vitali venisse notato da Federico Fellini, che lo scelse per un ruolo minore nel film Satyricon. Fu l’inizio di una collaborazione che proseguì con I clowns (1971), Roma (1972) e Amarcord (1974), premiato con l’Oscar. Da lì in poi, la sua carriera prese direzioni inaspettate, virando verso un genere più popolare ma altrettanto incisivo nella memoria collettiva: la commedia sexy.

La consacrazione con Pierino e i campioni della commedia all’italiana

Dopo aver recitato ne La poliziotta (1974) di Steno, con Mariangela Melato e Renato Pozzetto, Vitali fu coinvolto in una lunga serie di film comici e piccanti, lavorando accanto a Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani e altri nomi di spicco del cinema dell’epoca. Ma fu Pierino contro tutti (1981) a consacrarlo. Diretto da Marino Girolami, fu seguito da Pierino colpisce ancora e Pierino medico della S.A.U.B., creando un vero e proprio fenomeno cinematografico. Vitali diventò così il simbolo di un’Italia che rideva di sé stessa, tra doppi sensi, scuola, barzellette e scappatelle.

Spin-off, imitazioni e declino del genere

Alla saga di Pierino seguirono film dallo stesso spirito, dove Vitali vestiva panni simili: da Gian Burrasca a Giggi il bullo fino a Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento. Ma il genere cominciava a perdere smalto e consensi. Il tentativo di rilanciare il personaggio nel 1990 con Pierino torna a scuola, diretto da Mariano Laurenti, fu un flop. L’industria cambiava, e il telefono smise di squillare. Iniziò così un lungo periodo di silenzio, rotto solo da qualche apparizione in tv e dalla partecipazione al reality La fattoria nel 2006, costellato da problemi di salute e tentativi di ritrovare spazio nel mondo dello spettacolo.

Gli ultimi anni, tra delusioni e ricerca di affetto

Negli ultimi tempi, Vitali aveva più volte lanciato appelli per tornare a lavorare. Dietro la maschera del comico si nascondeva una profonda amarezza: “Il cinema si è dimenticato di me”, diceva, rivelando di vivere con una pensione modesta, nonostante le centinaia di pellicole girate. In parallelo, si intensificavano le tensioni familiari, in particolare con l’ex moglie, la cantautrice Stefania Corona.

L’ultima lettera d’amore e la risposta pubblica di Stefania Corona

Pochi giorni prima della morte, DiPiù pubblicava una lunga lettera dell’attore rivolta alla sua ex moglie. Un messaggio commosso e nostalgico, in cui Vitali chiedeva a Stefania di tornare insieme nonostante il tradimento con l’autista: “Ti devo moltissimo, sei stata la mia cura quando stavo male e mi hai riportato alla vita… possiamo darci una seconda possibilità?”. Ma la risposta di lei, intervistata poche ore prima della scomparsa dell’attore, fu secca: “No, grazie”. Una replica netta, in cui la donna ribadiva il suo distacco affettivo, accusandolo di superficialità relazionale e di essere rimasto prigioniero del personaggio di Pierino, anche nella vita privata.

Il ricordo di un attore fuori dagli schemi

Alvaro Vitali ha incarnato un’epoca e uno stile di comicità che, nel bene e nel male, ha fatto ridere generazioni intere. La sua storia è quella di un artista che ha conosciuto la gloria, il declino e la solitudine. Ma è anche quella di un uomo che, nonostante le difficoltà, ha continuato a cercare il palco, il pubblico, l’affetto. Perché dietro ogni battuta c’era una richiesta di ascolto. E oggi, mentre cala il sipario sulla sua vita, rimane la risata che ha saputo regalare a milioni di italiani.


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25 Giugno 2025
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