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Il futuro dell’Unione Europea, tra sfide economiche e sicurezza

L’urgenza di un piano energetico e industriale per l’UE, Draghi e Von Der Leyen sottolineano la necessità di un’azione immediata.

Il futuro dell’Unione Europea, tra sfide economiche e sicurezza

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Competitività, sicurezza e sostenibilità, le parole chiave del futuro dell’UE secondo Draghi e Von Der Leyen.

Mario Draghi, intervenendo all’Eurocamera, ha sottolineato l’urgenza di un’azione decisa per affrontare il ristagno economico europeo, mentre il resto del mondo continua a crescere. Secondo l’ex premier, la strategia dell’Unione deve essere proporzionata alla portata delle sfide e focalizzata sui settori chiave della crescita futura. Draghi ha ribadito l’importanza di abbattere le barriere interne, semplificare le normative e promuovere un mercato dei capitali più orientato all’equity, con velocità e intensità come principi cardine.

Il problema della difesa europea

Durante il suo intervento alla Settimana parlamentare europea 2025, Draghi ha evidenziato le criticità del sistema di difesa dell’Unione. La frammentazione delle capacità industriali a livello nazionale ostacola il raggiungimento della scala necessaria per garantire un’efficace strategia di sicurezza. Ha avvertito che l’Europa dovrà probabilmente assumersi da sola la responsabilità della difesa dell’Ucraina e della propria sicurezza interna. Nonostante l’UE sia il terzo maggiore investitore mondiale nella difesa, la mancanza di interoperabilità e standardizzazione rende inefficace l’allocazione delle risorse.

L’energia e la sostenibilità come priorità

Draghi ha evidenziato come la riduzione dei costi energetici sia essenziale non solo per le industrie tradizionali, ma anche per il settore delle tecnologie avanzate. Ha proposto una riforma del mercato energetico che preveda maggiore trasparenza, investimenti nelle reti e un incremento delle energie rinnovabili. Ha inoltre sottolineato che la decarbonizzazione non deve tradursi in una perdita di posti di lavoro, evidenziando il rischio che le aziende europee possano perdere competitività a vantaggio di quelle operanti in Paesi con un maggiore supporto statale.

Unione politica ed economica, la sfida dell’integrazione

L’ex premier ha rivolto un appello ai governi nazionali e alle istituzioni europee affinché assumano un ruolo di leadership nel processo di trasformazione dell’Unione. Ha ribadito l’importanza di rimuovere le barriere interne per rafforzare il potenziale fiscale degli investimenti europei. Secondo Draghi, un aumento della produttività del 2% nei prossimi dieci anni potrebbe ridurre significativamente i costi fiscali per i governi, facilitando il finanziamento di investimenti essenziali per il futuro del continente.

L’Europa tra valori e realpolitik

Draghi ha sollevato una questione cruciale: l’UE deve decidere se difendere i propri valori fondanti o accettare il declino. Ha ammonito che il rifiuto di prendere decisioni coraggiose potrebbe portare a una perdita di credibilità e alla messa in discussione del ruolo dell’Unione come garante di pace, sicurezza e prosperità. Ha invitato i leader europei a smettere di tergiversare e ad agire con decisione per mantenere la coesione e la stabilità del blocco.

Il nodo del debito comune europeo

Affrontando la questione finanziaria, Draghi ha stimato che l’UE avrebbe bisogno di investimenti tra i 750 e gli 800 miliardi di euro all’anno, una cifra che potrebbe essere ridimensionata grazie a riforme strutturali. Ha sottolineato la necessità di emettere debito comune sovranazionale, poiché molti Paesi non dispongono di margini fiscali sufficienti per sostenere da soli gli investimenti necessari. Un’Europa coesa e integrata finanziariamente rappresenterebbe un pilastro essenziale per la sua competitività globale.

L’impegno dell’UE per l’Ucraina

Ursula Von Der Leyen, nel corso di un incontro con l’inviato statunitense Keith Kellogg, ha ribadito il primato dell’Unione Europea nell’assistenza all’Ucraina. Con un impegno finanziario di oltre 135 miliardi di euro, l’UE si conferma come il principale alleato di Kiev, fornendo sostegno militare e strategico. Von Der Leyen ha sottolineato l’importanza di una cooperazione transatlantica per garantire una pace duratura e giusta, insistendo sulla necessità di rafforzare le capacità militari europee per affrontare le sfide future.


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18 Febbraio 2025
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