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Virus respiratori, come riconoscerli e affrontarli con l’arrivo dell’autunno

Influenza e Covid in risalita, i consigli degli esperti per riconoscere i sintomi e gestire i mali di stagione

Virus respiratori, come riconoscerli e affrontarli con l’arrivo dell’autunno

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Con l’autunno aumentano i virus respiratori, ecco come proteggersi con vaccini, automedicazione e attenzione ai sintomi

Con l’arrivo dell’autunno, tra sbalzi di temperatura e primi freddi, tornano a circolare i virus respiratori che mettono alla prova il nostro sistema immunitario. Influenza, raffreddore e Covid sono spesso confusi, perché i sintomi si sovrappongono. Ma come distinguere le diverse infezioni e come affrontarle in modo corretto? Gli esperti offrono alcuni consigli pratici, ricordando che non sempre i sintomi bastano per identificare il virus.

Una stagione con milioni di casi attesi

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, la stagione 2025 potrebbe coinvolgere fino a 16 milioni di persone. A circolare non saranno solo i virus influenzali principali come A/H3N2 e B/Victoria, ma anche “cugini” come i rinovirus e il virus respiratorio sinciziale. A complicare il quadro resta il Sars-CoV-2, che pur non essendo stagionale continua a presentarsi con onde di diffusione periodiche. “Dall’emisfero australe arrivano segnali che invitano a non abbassare la guardia”, avverte Pregliasco, sottolineando come il picco di casi sia atteso nei mesi invernali, con possibili pressioni sul sistema sanitario.

Come riconoscere la vera influenza

L’influenza si distingue per un esordio brusco della febbre (di solito oltre i 38 gradi), accompagnata da tosse o mal di gola e da sintomi sistemici come dolori muscolari, stanchezza o malessere generale. Negli adulti la sintomatologia è più netta, mentre nei bambini piccoli o negli anziani la febbre può essere meno evidente. In media l’infezione si risolve nell’arco di cinque giorni, a differenza di altri virus che possono avere decorso più lungo ma meno intenso.

Sintomi tipici dei mali di stagione

Febbre alta persistente, tosse secca che diventa produttiva, mal di gola, congestione nasale e senso di spossatezza sono i campanelli d’allarme più comuni. Tuttavia, il Covid complica ulteriormente il riconoscimento perché può presentarsi in forme lievi, simili a un semplice raffreddore, oppure con sintomi più impegnativi. In questi casi diventa fondamentale eseguire un tampone, non solo per confermare la diagnosi ma anche per valutare l’eventuale utilizzo di antivirali come Paxlovid nelle persone più fragili.

Influenza o Covid, cosa cambia e come comportarsi

La dottoressa Tecla Mastronuzzi, responsabile Area Prevenzione della Società italiana di Medicina generale, spiega che nei primi giorni si può ricorrere a rimedi semplici: spray nasali salini per liberare il naso, paracetamolo per la febbre e miele per lenire il mal di gola. Tuttavia, se i sintomi persistono o peggiorano, se la febbre non cala o compare difficoltà respiratoria, è necessario rivolgersi al medico di famiglia. Solo una valutazione clinica può stabilire se ci si trova davanti a un’influenza, a un Covid o ad altre infezioni respiratorie.

Il ruolo dell’automedicazione responsabile

L’automedicazione, se usata in maniera corretta, rappresenta una risorsa preziosa. Farmaci da banco come antipiretici e analgesici aiutano ad alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita nei giorni di malattia. Fabrizio Pregliasco sottolinea però l’importanza di un uso consapevole: “I farmaci da banco devono servire ad attenuare i disturbi senza annullare completamente i sintomi, che restano un segnale dell’evoluzione della malattia”. Seguire il foglietto illustrativo e le indicazioni del medico o pediatra resta una regola imprescindibile per evitare rischi e complicanze.

Prepararsi a un inverno complesso

La stagione che ci attende richiede attenzione, prevenzione e un uso equilibrato delle risorse sanitarie. Vaccinazioni, automedicazione responsabile e tempestività nel riconoscere i segnali più gravi possono fare la differenza per ridurre l’impatto dei virus respiratori. Proteggere le fasce più vulnerabili e mantenere alta la guardia resta l’obiettivo principale per affrontare i mesi più freddi in maggiore sicurezza.


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29 Settembre 2025
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