Nel cuore della Silicon Valley sta prendendo forma una visione audace e, per alcuni, inquietante: ridefinire il concetto stesso di identità online. L’idea arriva da Sam Altman, già noto come fondatore di OpenAI, che insieme a Alex Blania ha dato vita nel 2019 alla startup Tools for Humanity. Il loro obiettivo? Creare un sistema globale per autenticare ogni essere umano attraverso la scansione dell’iride. Un progetto che oggi si concretizza con World, un’infrastruttura informatica che unisce tecnologia biometrica e criptovaluta, lanciata ufficialmente negli Stati Uniti.
Orb, una sfera per leggere l’identità nel tuo occhio
Il fulcro del sistema è Orb, un dispositivo sferico dal design futuristico capace di leggere l’iride degli utenti. Il principio è semplice quanto rivoluzionario: ogni iride è unica, quindi rappresenta un’identità digitale perfetta e non replicabile. Una volta scansionato, l’utente riceve in cambio una porzione di Worldcoin, la criptovaluta nativa del progetto. Il sistema è già integrato in diverse piattaforme, incluso il popolarissimo Minecraft, aprendo così a un uso immediato e diffuso.
La privacy prima di tutto, almeno secondo gli sviluppatori
Uno degli aspetti più delicati del progetto è la gestione della privacy. Tools for Humanity ha previsto per ogni Orb una chiave digitale privata, custodita in un hardware sicuro, che consente di firmare digitalmente e autenticare i messaggi. Una misura pensata per rassicurare l’opinione pubblica, sempre più attenta al destino dei propri dati biometrici. Ma non mancano le perplessità da parte di esperti e associazioni, che sollevano interrogativi su controllo e tracciabilità.
Da Worldcoin a World, il cambio di rotta dal denaro all’identità
Se in origine il progetto era noto come Worldcoin, oggi il focus è stato spostato. Con il nuovo nome World, Tools for Humanity ha deciso di puntare sull’aspetto identitario piuttosto che su quello finanziario. Il risultato è il cosiddetto World Id, un’identità digitale personale che, secondo l’azienda, in futuro potrà rimpiazzare le password, permettendo un accesso sicuro a siti, app e servizi. Il tutto partendo semplicemente dall’iride.
Il ruolo di Trump e l’ombra della geopolitica
Stando a quanto riportato dal Financial Times, l’implementazione del progetto avrebbe subito uno stop durante l’amministrazione Biden, ritenuta poco incline a supportare le criptovalute. L’arrivo di Donald Trump sulla scena avrebbe invece accelerato le operazioni, offrendo un ambiente più favorevole all’innovazione legata al mondo crypto. Una dimostrazione di come tecnologia, politica e finanza siano ormai profondamente intrecciate.
Un mix di investitori tra innovazione e scandali
A finanziare Tools for Humanity ci sono nomi altisonanti del mondo del venture capital, come Andreessen Horowitz e Khosla Ventures, insieme a figure emblematiche come Reid Hoffman (co-fondatore di LinkedIn). Tuttavia, tra gli investitori compare anche Sam Bankman-Fried, fondatore della piattaforma di scambio cripto Ftx, condannato nel 2024 a 25 anni di carcere per frode. Un dettaglio che aggiunge una nota controversa all’intera operazione.
04 Maggio 2025
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