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La crisi climatica accelera, serve un’azione concreta ora

Legambiente denuncia il boom di eventi meteo estremi, cresce l’urgenza di politiche per la transizione energetica.

La crisi climatica accelera, serve un’azione concreta ora

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In aumento gli eventi climatici estremi in Italia, giovani in piazza per chiedere più rinnovabili e meno fossili

La crisi climatica non rallenta, anzi. Nei primi cinque mesi del 2025, l’Italia ha registrato ben 110 eventi climatici estremi, segnando un netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2024, quando se ne contavano 84. A fornire i dati è l’Osservatorio Città Clima di Legambiente, che sottolinea come le precipitazioni violente, i danni da vento e le esondazioni fluviali rappresentino ormai una routine per il nostro Paese. In particolare, da gennaio a metà maggio si contano 34 casi di allagamenti per piogge intense, 23 episodi di danni causati dal vento e 14 esondazioni di fiumi. Una fotografia preoccupante che mette in evidenza il ritardo nelle politiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Una catena umana per il clima, la voce dei giovani attivisti

Un grido forte e visibile arriva dai giovani. Sono oltre 300 i ragazzi e le ragazze che, riuniti da Legambiente in occasione dello Youth Climate Meeting 2025, hanno formato una catena umana sulla spiaggia dell’Oasi Dunale di Paestum. Un gesto simbolico ma potente, per chiedere un cambio di rotta deciso da parte del governo e delle Regioni. Il messaggio è inequivocabile: “Stop fossili, Start rinnovabili”. Una presa di posizione che va ben oltre il simbolismo, richiamando alla responsabilità le istituzioni italiane davanti a una crisi che non concede più tempo.

Neutralità climatica entro il 2050, la sfida del green deal

Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, come previsto dall’Unione Europea e dal pacchetto Fit for 55, non basta più la buona volontà. Serve un’accelerazione decisa nello sviluppo delle energie rinnovabili, nella realizzazione di impianti di accumulo e nell’ammodernamento delle reti energetiche. Le attuali barriere burocratiche che rallentano le autorizzazioni devono essere superate, mentre gli investimenti – sia pubblici che privati – devono essere incentivati. È necessaria una pianificazione energetica che sia integrata, inclusiva e proiettata nel lungo periodo.

L’energia verde come leva sociale, il futuro nelle mani delle comunità

Secondo Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, la transizione energetica rappresenta molto più di un obiettivo ambientale. È una vera e propria occasione di cambiamento per il tessuto sociale ed economico del Paese. “Significa più occupazione nei settori green, bollette più leggere per le famiglie e le imprese, maggiore autonomia energetica dall’estero e, quindi, meno coinvolgimento in dinamiche geopolitiche e conflitti internazionali”, spiega. Una visione che punta sul ruolo centrale delle comunità energetiche, dell’innovazione e dell’efficienza in tutti i settori produttivi.

Un patto condiviso tra istituzioni, imprese e società civile

Affrontare la crisi climatica non può essere compito di pochi. È necessario un impegno condiviso tra il governo, le Regioni, il mondo imprenditoriale e sindacale, e tutte le realtà della società civile. Solo con uno sforzo congiunto si potrà uscire dalla dipendenza dalle fonti fossili – gas, petrolio e carbone – che ancora oggi frenano il cambiamento. La costruzione di nuovi impianti rinnovabili, spesso ostacolati a livello locale, va sbloccata con decisione e coraggio politico. La vera sfida è trasformare l’urgenza ambientale in una grande opportunità di progresso sostenibile.

La crisi è qui, ma il futuro si può ancora costruire

I numeri parlano chiaro: il tempo delle attese è finito. Ogni evento estremo, ogni ritardo autorizzativo, ogni resistenza locale pesa su un futuro che dovrebbe invece essere guidato da scelte lungimiranti. La crisi climatica non è un’allerta remota, ma una realtà che già incide sulla nostra quotidianità. Ed è proprio ora che occorre scegliere da che parte stare: quella del passato fossilizzato o quella del cambiamento.

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cittaclima.it


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25 Maggio 2025
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