Dal taglio dell’IRPEF alla detassazione per gli straordinari, fino agli sgravi per l’assunzione di madri lavoratrici e l’aumento dei congedi parentali, la legge di bilancio 2026 si presenta come una manovra che punta a sostenere redditi medio-bassi, stimolare l’occupazione femminile e rivedere la pressione fiscale. Ma non mancano gli aumenti: accise su tabacchi e carburanti, e una nuova tassazione per locazioni brevi e criptovalute.
Una manovra da 137 articoli, tra equilibri e tensioni politiche
La bozza approvata in Consiglio dei Ministri apre un acceso dibattito politico. Le 137 misure previste saranno presto discusse in Parlamento, ma già emergono confronti interni al governo sui tagli ai ministeri – circa 7 miliardi in tre anni – e sul contributo richiesto alle banche, stimato in 11 miliardi. Il documento racchiude gli interventi più attesi: riforma IRPEF, flat tax per i redditi più alti, revisione dei fondi sociali e nuove agevolazioni per le famiglie.
Taglio IRPEF e flat tax per chi rientra in Italia
Il cuore della manovra è il taglio dell’IRPEF per il ceto medio: l’aliquota scende dal 35% al 33%, mentre per i redditi sopra i 200mila euro le detrazioni vengono ridotte di 440 euro. La flat tax per i contribuenti che rientrano dall’estero viene estesa fino a 300mila euro, con l’obiettivo di attirare capitali e professionisti qualificati. Per le pensioni, è prevista una parziale sterilizzazione dell’età pensionabile, legata all’aumento dell’aspettativa di vita, e un incremento delle pensioni minime di 20 euro al mese.
Detassazione su straordinari, festivi e rinnovi contrattuali
Nel 2026, i lavoratori dipendenti del settore privato con redditi fino a 40mila euro potranno beneficiare di un’imposta sostitutiva al 15% sugli straordinari, i turni notturni e i festivi fino a un massimo di 1.500 euro annui. Gli aumenti salariali derivanti dai rinnovi contrattuali siglati tra il 2025 e il 2026 saranno invece tassati al 5%. Una misura pensata per premiare il lavoro produttivo e stimolare il rinnovo dei contratti collettivi.
Rottamazione quinquies e nuove scadenze di pagamento
Arriva la Rottamazione Quinquies, che consentirà di regolarizzare debiti fiscali e contributivi dal 2000 al 2023. Si potrà scegliere tra il pagamento in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2026 o in 54 rate bimestrali distribuite in nove anni, con importi minimi da 100 euro. Le prime tre scadenze sono fissate a luglio, settembre e novembre 2026. L’obiettivo è permettere ai cittadini e alle imprese di mettersi in regola con un piano sostenibile nel tempo.
Sgravi per mamme lavoratrici e congedi più lunghi
Per incentivare l’occupazione femminile, dal 2026 i datori di lavoro privati che assumono madri con almeno tre figli avranno l’esonero totale dei contributi previdenziali fino a 8.000 euro l’anno. Inoltre, i congedi parentali potranno essere fruiti fino ai 14 anni del figlio, con un aumento dei giorni retribuiti e non trasferibili tra i genitori. Una misura che mira a conciliare vita privata e lavoro, estendendo tutele già esistenti.
La prima casa esce dal calcolo ISEE
Un’altra novità riguarda la prima casa, che fino alla soglia di 91.500 euro non verrà più conteggiata nel calcolo ISEE. La soglia aumenta di 2.500 euro per ogni figlio convivente oltre il primo. Si tratta di un intervento volto a favorire le famiglie numerose e alleggerire il carico fiscale sui nuclei con minori.
Cedolare secca, criptovalute e accise, cosa cambia
La cedolare secca sulle locazioni brevi sale al 26%, allineandosi a quella già prevista per le seconde case. Anche i token di moneta elettronica e le criptovalute saranno tassati al 26%, contro il precedente 33%. In parallelo, aumentano le accise su sigarette e carburanti: per i tabacchi lavorati, da 30 a 32 euro ogni 1.000 sigarette nel 2026, fino a 38,50 nel 2028. Una manovra che punta a bilanciare gli sgravi con nuove entrate fiscali.
Più fondi per borse di studio e politiche educative
Nel settore dell’istruzione, il fondo integrativo statale per le borse di studio cresce di 250 milioni di euro annui a partire dal 2026, nell’ambito dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP). L’obiettivo è ampliare l’accesso agli studi universitari e ridurre le disuguaglianze territoriali, garantendo una maggiore equità formativa.
Un equilibrio delicato tra crescita e sostenibilità sociale
La legge di bilancio 2026 cerca di coniugare equità fiscale e sostegno all’economia. Meno tasse per chi lavora, più incentivi all’occupazione e misure per le famiglie. Ma il peso delle accise e delle nuove aliquote su locazioni e criptovalute solleva interrogativi sulla reale portata redistributiva della manovra. Il confronto politico è solo all’inizio, ma il messaggio del governo è chiaro: favorire la crescita senza rinunciare alla sostenibilità dei conti pubblici.
20 Ottobre 2025
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