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Maturità 2025, riflessioni sul rispetto, memoria civile e futuro

Sette tracce per riflettere su futuro, memoria e società, da Paolo Borsellino all’ambiente secondo Telmo Pievani.

Maturità 2025, riflessioni sul rispetto, memoria civile e futuro

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La maturità 2025 inizia con la prova di Italiano, tra poesia, storia, ambiente e riflessioni civiche

Ha preso il via l’esame di maturità 2025 con la consueta prova scritta di Italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio. Tra le sette tracce proposte dal ministero dell’Istruzione, una delle più toccanti è senza dubbio quella che riporta le parole del giudice Paolo Borsellino, simbolo della lotta alla mafia, che affida proprio ai giovani la speranza di un futuro migliore. Il messaggio, scelto come tema di riflessione, è un invito alla responsabilità, al coraggio e alla memoria, stimolando i maturandi a interrogarsi sul loro ruolo nella società di domani.

Il significato profondo della parola rispetto

Accanto alla figura di Paolo Borsellino, spicca anche una riflessione sul valore del rispetto, proposta attraverso un testo di Riccardo Maccioni. Gli studenti sono stati chiamati a elaborare un’analisi su un tema tanto semplice quanto complesso, che attraversa ogni relazione umana e istituzionale. Il rispetto come fondamento del vivere civile, come riconoscimento dell’altro e come prerequisito di ogni dialogo autentico: un banco di prova per la capacità di pensiero critico e consapevolezza emotiva degli studenti.

La poesia di Pasolini come specchio dell’umanità

Anche Pier Paolo Pasolini torna protagonista tra le tracce d’esame, con una sua poesia scelta per l’analisi del testo. Il poeta, regista e intellettuale controverso e visionario, diventa occasione per riflettere sull’identità, sull’ingiustizia sociale e sulla funzione stessa della parola poetica in un tempo segnato da fragilità e trasformazioni. L’analisi proposta chiede ai maturandi di cogliere il tono, le immagini, le intenzioni, offrendo un percorso non solo scolastico ma esistenziale.

Il new deal e la lezione della storia

Uno sguardo al passato è invece offerto dalla traccia dedicata agli anni Trenta e al New Deal, tratta dal volume Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo di Piers Brendon, edito da Carocci. Un esercizio di sintesi e argomentazione che invita gli studenti a comprendere il contesto storico di una crisi mondiale, le risposte politiche messe in campo e le implicazioni sociali ed economiche di allora, cercando analogie e differenze con la contemporaneità.

L’indignazione sui social è davvero utile?

Tra le tracce argomentative, risalta il tema dei social media e del loro rapporto con l’indignazione collettiva. Il brano scelto, tratto da un intervento di Anna Meldolesi e Chiara Lalli pubblicato su un supplemento del Corriere della Sera, invita a riflettere sul significato e sull’efficacia dell’indignazione digitale. È una reazione autentica o solo una forma di apparente attivismo? Serve davvero a cambiare le cose o si esaurisce in un clic? Domande che toccano il cuore del vivere connessi oggi.

Cementificazione e impatto ambientale, parole chiave del futuro

La terza proposta della tipologia B – testo argomentativo – si fonda su un articolo dal titolo Un quarto d’era (geologica) di celebrità, firmato dal filosofo e saggista Telmo Pievani. Pubblicato sulla rivista Sotto il Vulcano, il brano denuncia l’impronta ecologica della civiltà umana e la crescente cementificazione del territorio. Una riflessione attuale e urgente, che richiede agli studenti di argomentare posizioni sul rapporto tra sviluppo e ambiente, mettendo in campo competenze, sensibilità e visione etica.

Una prova, sette tracce, milioni di pensieri

Alle 8:30 in punto, 524.415 studenti italiani (511.349 candidati interni e 13.066 esterni) hanno affrontato la prima delle tre prove dell’esame di Stato. Le tracce sono state distribuite in tre tipologie: due analisi del testo, tre argomentazioni e due temi di attualità. Gli studenti avranno sei ore di tempo per completare il loro elaborato. Le commissioni coinvolte sono 13.900, per un totale di 27.698 classi. Il tasso di ammissione resta altissimo anche quest’anno: 96,5%, a conferma di una valutazione complessiva che guarda al merito e al percorso di ciascun candidato.

Seconda prova, colloquio e novità del 2025

Il giorno successivo, mercoledì 19 giugno, sarà il turno della seconda prova, differenziata per indirizzo di studio: Latino per il classico, Matematica per lo scientifico, Lingua e cultura straniera per il linguistico, e così via. Dal 23 giugno partirà invece il colloquio orale, che comprende anche le esperienze Pcto e l’Educazione civica. Due le principali novità introdotte quest’anno: l’elaborato critico sulla cittadinanza attiva per chi ha riportato 6 in condotta, e l’inserimento dei risultati delle prove Invalsi nel Curriculum dello Studente.

Una valutazione più umana, parola del ministro

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha espresso la volontà di restituire all’esame il suo nome originario: “esame di maturità”. Non solo una prova, ma un rito di passaggio verso la vita adulta. Ha inoltre annunciato che, dal prossimo anno, verranno rivisti i contenuti del colloquio per offrire una valutazione più integrale della persona. Il punteggio finale resta composto da un massimo di 40 crediti per il triennio e 60 punti per le tre prove (scritto 1, scritto 2, orale), per un totale massimo di 100.


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18 Giugno 2025
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