Volutamente non trattiamo mai argomenti politici per rimanere neutrali rispetto alle convinzioni di ciascuno. Ci interessa però riflettere sul significato profondo della politica, intesa non come contrapposizione sterile, ma come strumento di costruzione del bene comune.
La politica come bene collettivo
Il termine politica deriva dal greco polis, città, e indicava l’arte di governare la comunità. Già Aristotele la definiva la “più alta delle scienze”, perché finalizzata al raggiungimento della felicità dei cittadini. Una visione che oggi sembra lontana, ma che ci ricorda come la politica nasca con un obiettivo preciso: occuparsi della vita di tutti, non difendere interessi di parte.
La logica dello scontro
Negli ultimi decenni, soprattutto nel mondo occidentale, la scena politica è stata segnata da un linguaggio di contrapposizione. I partiti preferiscono evidenziare differenze e colpe reciproche, piuttosto che proporre soluzioni condivise. Il rischio è che il confronto democratico si trasformi in un’arena di scontri, dove l’obiettivo non è più il bene comune, ma il consenso immediato.
La forza delle convergenze
Eppure la storia insegna che i momenti migliori della politica sono stati quelli della convergenza. Dopo la Seconda guerra mondiale, in Italia, leader molto diversi tra loro – da Alcide De Gasperi a Palmiro Togliatti, da Giuseppe Saragat a Ferruccio Parri – collaborarono alla stesura della Costituzione. Nonostante le differenze ideologiche, riuscirono a mettere al centro ciò che univa: la ricostruzione e la democrazia.
Il valore del dialogo
Come ricordava Norberto Bobbio, la democrazia non è assenza di conflitti, ma capacità di gestirli in modo civile e costruttivo. Il dialogo diventa allora lo strumento fondamentale per superare le divergenze e costruire compromessi virtuosi. Un Paese cresce davvero quando le sue forze politiche riescono a discutere senza distruggersi reciprocamente.
Un nuovo orizzonte politico
Immaginare una politica che valorizzi i punti di contatto più che le differenze non significa annullare le identità. Significa piuttosto riportare il confronto al suo scopo originario: migliorare la vita della comunità. In tempi di sfide globali – dal clima alle migrazioni, dalla sanità alla tecnologia – è evidente che nessuna parte politica può affrontarle da sola. Solo attraverso convergenze e cooperazione è possibile trovare risposte durature.
23 Settembre 2025
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