Le nuove linee guida della scuola primaria e secondaria tra latino, calligrafia, informatica e rispetto.
Cosa deve insegnare oggi la scuola? Come preparare i giovani a comprendere il mondo, a comunicare con consapevolezza e a sentirsi parte attiva di una società complessa? La bozza delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo del ministero dell’Istruzione e del Merito prova a dare una risposta concreta, tracciando un percorso che intreccia tradizione e innovazione. Dalla centralità del Latino alla riscoperta della calligrafia, dalla memoria delle poesie all’introduzione dell’informatica sin dalla scuola primaria, il documento segna una svolta chiara: educare alla regola, all’empatia e alla bellezza del sapere.
Educare all’empatia e al rispetto, partendo dai banchi di scuola
Una delle novità più significative è l’introduzione esplicita dell’educazione all’empatia e al rispetto della donna come obiettivo strutturale della didattica. Non si tratta di un modulo isolato, ma di un percorso trasversale, capace di attraversare discipline e momenti scolastici, per formare coscienze consapevoli e relazioni sane. La scuola viene chiamata a un lavoro preventivo contro stereotipi e violenze, a partire da un nuovo approccio all’educazione civica, rafforzato e reso più attuale.
Il ritorno del magister, tra corsivo e riassunto
L’insegnante torna al centro, non come semplice facilitatore, ma come magister, guida autorevole nel processo di apprendimento. In questo quadro, si potenzia la didattica della scrittura a mano e del corsivo, rivalutando anche la calligrafia come strumento di precisione mentale e motoria. Accanto a questo, il riassunto torna ad avere un ruolo chiave, perché costringe a comprendere, sintetizzare, gerarchizzare i contenuti. Una palestra quotidiana per la mente.
Poesia a memoria, perché ricordare è pensare meglio
Non si tratta di nostalgia, ma di neuroscienze: imparare poesie a memoria rafforza la concentrazione, la memoria a lungo termine e il lessico. È una pratica che arricchisce il linguaggio, abitua al confronto con testi complessi e stimola la sensibilità individuale. Il ritorno della poesia a memoria a scuola diventa, così, uno strumento moderno per educare mente e cuore.
Latino opzionale dalla seconda media, per capire meglio l’italiano
Il Latino rientra tra le materie opzionali a partire dalla seconda media, ma lo fa con una nuova dignità formativa. Non come materia per pochi, ma come strumento per comprendere in profondità la nostra lingua, le sue radici e la struttura della comunicazione. Uno strumento che favorisce il pensiero logico e aiuta a leggere la cultura italiana ed europea in chiave comparata.
Informatica dalla primaria, STEM vicine agli alunni
L’informatica entra stabilmente nella scuola primaria, mentre le discipline scientifico-tecnologiche (STEM) vengono riorganizzate in senso più esperienziale. L’idea è partire dalla realtà concreta degli studenti per arrivare alle astrazioni teoriche, invertendo il metodo tradizionale e valorizzando la scoperta attiva. Un modo per appassionare alle scienze e rendere meno ostico lo studio della matematica e della logica.
Italiano, storia, geografia, inglese e arte, tutto torna centrale
La lingua italiana torna ad essere la spina dorsale della formazione, superando l’improvvisazione e rafforzando grammatica, sintassi e comprensione testuale. La storia si riorganizza attorno ai grandi poli della civiltà occidentale, da Atene a Roma, fino a Gerusalemme, senza dimenticare la prospettiva globale. La geografia fisica e politica viene rilanciata come disciplina chiave per capire le relazioni tra persone, territori e ambienti. L’inglese punta a livelli funzionali di competenza (A1 e A2), mentre la musica e le arti visive diventano spazi privilegiati per esprimere emozioni e idee, sviluppando la creatività con rigore tecnico.
Una scuola che educa al futuro, senza rinunciare al passato
Nel suo insieme, la proposta delle nuove Indicazioni Nazionali non è un ritorno nostalgico, ma un tentativo di riportare equilibrio tra saperi, abilità, emozioni e regole. Una scuola che recupera il valore dell’autorevolezza, del sapere condiviso e della disciplina, senza dimenticare il bisogno di relazioni sane, inclusione e pensiero critico. Un progetto ambizioso che guarda al domani con radici ben piantate nel nostro patrimonio culturale.
12 Giugno 2025
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