Immaginate di prendere Gaza, spianare le macerie, trasferire due milioni di persone con un assegno in mano e tirarci su una Las Vegas sul mare. Ecco, secondo indiscrezioni riportate dal Washington Post, sarebbe questa la nuova trovata di Donald Trump, un’idea che assomiglia più a una sceneggiatura di Hollywood che a un piano politico reale.
Un parco giochi al posto di una guerra
Il progetto, ribattezzato “Great Trust”, vede la Striscia trasformata in una “riviera del Medio Oriente” con resort extralusso, città intelligenti alimentate dall’intelligenza artificiale e fabbriche high-tech. A gestire tutto ci sarebbero gli Stati Uniti, come se bastasse un’amministrazione fiduciaria a far dimenticare decenni di conflitto. Una sorta di Monopoly geopolitico, con Gaza al posto di Boardwalk.
Il business prima di tutto
Secondo i calcoli, con un investimento di 100 miliardi di dollari il ritorno sarebbe quadruplicato in dieci anni. Non male come pitch per un reality show finanziario: “costruisci un paradiso turistico sulle rovine della guerra e guadagna miliardi”. Le entrate sarebbero “autogenerate”, un modo elegante per dire che i conti tornano soprattutto sulla carta.
Lo sconto per chi se ne va
Il lato umano del progetto ricorda più una promozione da supermercato che un piano politico: 5.000 dollari in contanti, quattro anni di affitto pagato e un anno di cibo gratis per chi accetta di andarsene. Ogni “volontario” che parte farebbe risparmiare al fondo circa 23.000 dollari. Praticamente un Black Friday demografico.
Token digitali e città miraggio
Ai proprietari di terreni verrebbe consegnato un gettone digitale, da usare per ricostruire la propria vita altrove o riscattare un appartamento nelle future città intelligenti. Un po’ come quei buoni sconto che promettono “acquista ora e paga dopo”, solo applicati a case e diritti fondamentali.
Chi c’è dietro le quinte
A firmare l’operazione sarebbero alcuni israeliani già coinvolti nella Gaza Humanitarian Foundation, con il supporto di consulenti dal curriculum brillante come il Boston Consulting Group. A dare ulteriore tocco di glamour, tra i sostenitori compaiono Tony Blair, Jared Kushner e un segretario di Stato con l’aria da comparsa di un film di fantapolitica.
Un’idea tra il kitsch e la fantapolitica
Non è chiaro se Trump abbia davvero intenzione di realizzare questa visione o se si tratti dell’ennesima sparata a effetto. Fatto sta che immaginare la Striscia come un misto tra Dubai e Disneyland sembra l’ennesimo esempio di quanto l’ex presidente abbia un concetto molto personale di politica estera. Visionario? Forse. Normale? Decisamente no!
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Video (c) ANSA La Gaza del futuro nel video pubblicato dalla ministra israeliana Gamliel
01 Settembre 2025
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