Vivere da single in Italia è un lusso sempre più difficile da sostenere. Secondo un’analisi di Coldiretti su dati Istat, chi vive da solo spende in media il 40% in più rispetto a chi è in coppia, e il costo della vita può arrivare fino all’80% in più rispetto a una famiglia di tre persone. Il fenomeno riguarda circa 8,8 milioni di persone, tra cui 3,6 milioni di nubili e celibi, 3,1 milioni di vedove e vedovi, e 2,1 milioni di divorziati e separati. La Giornata di San Faustino, celebrata il 15 febbraio, porta l’attenzione su questa realtà sempre più rilevante.
Il peso economico di vivere da soli, spese più alte su ogni fronte
Il costo della vita per un single è notevolmente più alto rispetto a chi condivide le spese. La spesa mensile per alimentari e bevande si aggira intorno ai 337 euro, contro i 266 euro pro capite di una coppia e i 220 euro di una famiglia di tre persone. A incidere è la mancanza di formati adeguati per il consumo individuale e la tendenza a preferire piatti già pronti, sia per comodità che per mancanza di tempo. L’abitudine a consumare cibi confezionati si traduce in una spesa maggiore del 60% rispetto a quella pro capite di una coppia, mentre la spesa per la carne è solo del 18% più alta.
Cibo pronto e alimentazione, una questione di costi e salute
La predilezione per i cibi già pronti, spesso ultra-processati, ha un impatto economico e sulla salute. Questi prodotti contengono numerosi additivi come esaltatori di sapidità, emulsionanti, edulcoranti e agenti anti-schiuma, che rendono i pasti più costosi e meno salutari rispetto ai cibi freschi. I single, rispetto a chi vive in coppia o in famiglia, sono più esposti a questi costi aggiuntivi e ai rischi legati a un’alimentazione meno equilibrata.
Abitazione e bollette, un altro divario economico
Il divario economico non si limita all’alimentazione. Per chi vive da solo, il costo dell’abitazione e delle bollette è superiore del 60% rispetto a quello sostenuto dalle coppie, e arriva a essere quasi il doppio (156%) rispetto alla spesa media pro capite di una famiglia di tre persone. La gestione di un’abitazione da soli implica costi fissi non divisibili, rendendo ancora più oneroso il mantenimento di una casa.
Le fasce più colpite, gli anziani tra i più penalizzati
Sebbene alcune persone scelgano di vivere da sole, il peso economico della solitudine grava soprattutto sulle fasce più anziane della popolazione. Gli over 65 rappresentano il gruppo più numeroso tra i single, con oltre 4,1 milioni di individui, seguiti dai 2,8 milioni tra i 45 e i 65 anni e dai circa 1,9 milioni di under 45. In questa fascia più giovane, si registra anche un divario di genere: le donne nubili sono circa 650mila, mentre i maschi celibi superano 1,2 milioni.
Una sfida sociale ed economica in crescita
La vita da single in Italia si sta trasformando sempre più in un fattore di disuguaglianza economica. Tra spese quotidiane più elevate, un’alimentazione più costosa e il peso degli affitti e delle bollette, vivere da soli può diventare un ostacolo per molte persone. Questa realtà interessa milioni di italiani e merita maggiore attenzione per trovare soluzioni che possano rendere la vita da single più sostenibile.
15 Febbraio 2025
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