L’ultimo fine settimana ha visto un susseguirsi di dichiarazioni e incidenti che hanno alimentato le tensioni tra Mosca e l’Alleanza Atlantica. Dalle accuse del Cremlino alle proteste diplomatiche in Europa, il conflitto in Ucraina sembra sempre più intrecciato a un confronto diretto con la Nato.
Il Cremlino parla di guerra diretta
Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha ribadito che “la Nato è di fatto in guerra con la Russia”, citando il sostegno militare e logistico fornito dai Paesi occidentali a Kiev. Secondo le agenzie russe, non sarebbero necessarie ulteriori prove per dimostrare l’implicita partecipazione dell’Alleanza al conflitto.
Incidenti e proteste diplomatiche
A Bucarest, l’ambasciata russa ha definito “una provocazione deliberata” l’intrusione di un drone in territorio rumeno. L’ambasciatore Vladimir Lipaïev, convocato dal ministero degli Esteri locale, ha respinto come infondate le accuse rivolte a Mosca, attribuendo la responsabilità a Kiev.
Intanto, a Londra, l’ambasciatore russo è stato convocato al Foreign Office dopo un presunto sconfinamento nello spazio aereo polacco e romeno da parte di droni russi. La ministra degli Esteri britannica Yvette Cooper ha parlato di “violazione senza precedenti”, sottolineando la necessità di una risposta collettiva della Nato.
Nuovi attacchi in Ucraina
Nella regione di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina, dodici persone sono rimaste ferite a seguito di un attacco missilistico contro un’azienda agricola. Secondo il capo dell’amministrazione locale, Oleg Hrygorov, l’attacco è avvenuto mentre i lavoratori erano impegnati nella raccolta, evidenziando ancora una volta la vulnerabilità delle infrastrutture civili.
Mosca rivendica difesa sul proprio territorio
Il ministero della Difesa russo ha riferito che i sistemi di difesa aerea hanno intercettato sei droni ucraini nella regione di Belgorod. Questi episodi dimostrano come il conflitto non resti confinato entro i confini ucraini, ma si estenda anche alle aree di confine russe.
Il monito di Medvedev
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha lanciato un avvertimento diretto: consentire ai Paesi Nato di abbattere droni russi sopra l’Ucraina significherebbe aprire formalmente la strada a una guerra tra l’Alleanza e Mosca. Sul suo canale Telegram ha parlato di “idea provocatoria”, riferendosi a ipotesi di una no-fly zone sostenute da Kiev.
Voci da Occidente
Sul fronte occidentale, l’ex presidente americano Donald Trump ha ipotizzato un suo ruolo in eventuali colloqui di pace, affermando che “probabilmente dovrà convincere Putin e Zelensky a dialogare”, viste le profonde ostilità tra i due leader.
In Italia, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso preoccupazione sulla capacità del Paese di fronteggiare eventuali minacce militari, ricordando che i mancati investimenti in difesa degli ultimi vent’anni non possono essere colmati in tempi brevi.
15 Settembre 2025
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