Dal cuore di Roma fino alla Brianza, un capolavoro di Tiziano Vecellio compie un viaggio straordinario. Dal 17 ottobre al 1 dicembre, la tela Venere che benda Amore, uno degli ultimi dipinti del maestro veneziano, sarà esposta a Villa Cusani Confalonieri di Carate, aprendo un nuovo capitolo dell’iniziativa “La grande arte in Brianza”.
Un progetto che porta i classici nei territori
L’evento, promosso dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la Galleria Borghese, il Comune di Carate e con il sostegno di Edison, nasce con l’obiettivo di portare i grandi maestri fuori dai circuiti abituali. Dopo il successo dello scorso anno con il Narciso di Caravaggio, ammirato da oltre 43mila visitatori a Merate, l’iniziativa conferma la forza di un progetto culturale capace di valorizzare anche i territori lontani dai grandi centri.
Il sostegno delle istituzioni
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha definito la mostra un’impresa speciale, sottolineando come risponda a tre priorità: dare voce alle province italiane, rafforzare la collaborazione pubblico-privato e offrire nuove occasioni di crescita per le giovani generazioni. Secondo Giuli, l’arte ha la capacità di far dialogare il passato con il presente, accendendo ancora oggi nuove scintille creative.
Un capolavoro della maturità di Tiziano
Il dipinto, datato 1565, mostra Venere nell’atto di bendare gli occhi di Cupido, mentre un amorino si posa sulla sua spalla e due ancelle portano arco e faretra. Eseguito quando Tiziano aveva quasi ottant’anni, rappresenta la fase più intensa e malinconica della sua maturità artistica. La direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti, ha evidenziato come l’opera sia un esempio della missione di disseminazione del museo romano, nata dal lascito di Scipione Borghese: ricerca, dialogo con il pubblico e generosità verso la collettività.
Lombardia prima tappa di un viaggio raro
Per la prima volta il capolavoro approda in Lombardia. Come osserva Giovanni Morale, vicedirettore delle Gallerie d’Italia-Milano e curatore della mostra, questa è un’occasione preziosa per esplorare l’evoluzione del più grande pittore del Cinquecento, capace di raccontare con i suoi colori l’umanità nella sua dimensione più profonda.
Un’alleanza tra pubblico e privato
Il progetto, sottolinea Michele Coppola, executive director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, dimostra quanto la collaborazione tra privati e istituzioni pubbliche rafforzi la dimensione collettiva del patrimonio culturale. Un concetto ribadito da Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, che evidenzia la scelta coraggiosa di portare in Brianza un artista come Tiziano, certo di una risposta entusiasta dal territorio.
26 Settembre 2025
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