blozine l'editoriale dalla B alla Z

Torna a precedente

L’Intelligenza Artificiale secondo il mondo, chi la Crea, chi la Copia e chi la Regolamenta

L’Intelligenza artificiale avanza, ma in Europa siamo troppo impegnati a scrivere regolamenti per riuscire a stare al passo con il resto del mondo.

L’Intelligenza Artificiale secondo il mondo, chi la Crea, chi la Copia e chi la Regolamenta

Condividi

Mentre USA e Cina si sfidano sull’IA, l’Europa si concentra sulle regole, ma si può normare qualcosa che non si è nemmeno creato?

Negli Stati Uniti il progresso tecnologico segue un copione preciso: qualche genio in un garage inventa qualcosa di rivoluzionario, trova investitori disposti a rischiare milioni di dollari su un’idea che sembra uscita da un film di fantascienza, e nel giro di qualche anno nasce un colosso che cambia il mondo. È successo con internet, con i social media, con l’e-commerce e, inevitabilmente, con l’intelligenza artificiale. Gli americani sfornano innovazioni con una naturalezza quasi offensiva, come se l’innovazione fosse una sorta di fast food del futuro.

Poi arriva la Cina. Ma non nel senso che bussa educatamente alla porta: arriva come un treno in corsa, prende la tecnologia americana, la smonta, la riassembla, la ottimizza e la rende più economica e scalabile. Il tutto senza perdere tempo in dubbi esistenziali su etica e filosofia. Mentre negli Stati Uniti si discute se l’intelligenza artificiale debba avere dei limiti morali o se possa superare il test di Turing senza creare ansia sociale, la Cina ha già implementato sistemi di riconoscimento facciale che identificano un cittadino anche se sta solo pensando di attraversare con il rosso.

E poi c’è l’Europa. Ah, l’Europa. Il continente che ha inventato la stampa, il motore a scoppio e persino la democrazia moderna. Ma oggi, mentre gli altri creano, costruiscono e ottimizzano, l’UE ha un altro compito fondamentale: regolamentare. Non importa se non abbiamo un colosso dell’intelligenza artificiale europeo paragonabile a OpenAI o a Baidu. Non importa se la maggior parte delle nostre aziende tecnologiche, dopo un po’, finisce per essere acquisita da qualche fondo americano. Il nostro contributo al progresso è un altro: legiferare, normare, mettere paletti.

E qui nasce il paradosso: si può regolamentare qualcosa che non si conosce fino in fondo? È un po’ come decidere il codice della strada senza mai essere saliti su un’auto. O come voler imporre delle regole a una lingua straniera senza aver mai imparato nemmeno una parola. Ma non è la prima volta che succede: quando internet ha rivoluzionato il mondo, l’Europa si occupava ancora di fax e firme digitali su carta bollata. Con l’intelligenza artificiale la storia si ripete.

La scena è già scritta: mentre negli Stati Uniti sviluppano chatbot sempre più sofisticati e in Cina implementano l’IA in ogni settore, dall’industria alla sorveglianza, in Europa si susseguono dibattiti infiniti su come limitare i danni di una tecnologia che nessuno ha ancora davvero utilizzato. Ci saranno commissioni, sottocommissioni, esperti che dovranno valutare i rischi, convegni in cui si discuterà di intelligenza artificiale con diapositive PowerPoint obsolete e, inevitabilmente, arriverà una regolamentazione rigidissima. Così rigida che in Europa l’IA sarà talmente controllata da diventare inutile, mentre nel resto del mondo scriverà poesie, risolverà equazioni quantistiche e forse inventerà un modo per aggirare la burocrazia europea.

E a quel punto la domanda sarà un’altra: chi regolerà gli europei quando si renderanno conto di essere rimasti indietro, ancora una volta?


Condividi

10 Febbraio 2025
© team icoe, editoriale blozine

l'editoriale, dalla B alla Z

blozine editoriale no-profit della

icoe, centro studi su innovazione, comunicazione ed etica.
Centro studi su innovazione, comunicazione ed etica.

Copywriters
Francesca S., Matteo R., Laura A., Antonella B., Giorgio F., Anna C., Miriam M., Stefano G., Adele P. e Francesca N.

Facebook blozine
iscriviti sulla nostra pagina Facebook e non perderai nessuna notizia!

gruppo mediterranea
gruppo mediterranea


Precedente

LANGUAGE

gruppo mediterranea

© blozine, l'editoriale dalla B alla Z. Tutti i diritti sono riservati.