Secondo gli esperti, Grok 3, il più recente modello di intelligenza artificiale lanciato da Elon Musk, potrebbe presto superare OpenAI e la cinese DeepSeek. Tuttavia, non mancano voci critiche che mettono in dubbio la sua effettiva superiorità. Più che per le sue capacità avanzate, infatti, il chatbot di Musk sembra distinguersi per uno stile comunicativo decisamente fuori dagli schemi. A differenza dei concorrenti, Grok 3 risponde con un tono spesso provocatorio, talvolta sopra le righe, il che lo rende un prodotto singolare ma, secondo alcuni, poco affidabile in termini di precisione delle informazioni fornite.
L’ispirazione letteraria dietro la "personalità" di Grok 3
Uno degli elementi distintivi di Grok 3 è il suo senso dell’umorismo e la sua "personalità", che Musk ha voluto modellare ispirandosi a "La guida galattica per gli autostoppisti" di Douglas Adams. Questo libro, particolarmente amato dal patron di Tesla, è stato descritto dallo stesso Musk come "un’opera filosofica camuffata da libro umoristico". L’originalità del chatbot sembra dunque risiedere più nella sua capacità di intrattenere con risposte irriverenti che nella precisione delle informazioni. Ciononostante, il suo debutto è stato accolto positivamente dal mercato, tanto che nel premarket di Wall Street le azioni di Tesla hanno registrato un incremento del 5,6%.
Il significato del nome "Grok" e il suo legame con la fantascienza
Il nome "Grok" ha origini letterarie ben precise: il termine appare per la prima volta nel romanzo di fantascienza del 1961 "Stranger in a Strange Land" di Robert Heinlein. Il protagonista della storia, un marziano che cerca di adattarsi alla società terrestre, utilizza ripetutamente questa parola, che significa comprendere qualcosa in modo profondo e totale. Musk ha scelto questo nome per il suo chatbot proprio per evidenziare la capacità della sua IA di assimilare concetti in modo empatico e intuitivo, offrendo risposte che, almeno nelle intenzioni, dovrebbero essere più perspicaci e contestualizzate rispetto a quelle dei suoi competitor.
Grok 3 e il confronto con ChatGPT
Sviluppato dalla società xAI e rilasciato nel novembre 2023, Grok 3 è progettato per generare testi e intrattenere conversazioni con gli utenti in maniera simile a ChatGPT. Tuttavia, rispetto ad altri modelli di IA generativa, possiede un vantaggio strategico: l’accesso in tempo reale alle informazioni pubblicate su X (ex Twitter). Inoltre, Grok 3 si distingue per il suo approccio "ribelle", rispondendo a domande provocatorie con battute taglienti e un’ironia che lo rende unico nel panorama dell’intelligenza artificiale.
Fun Mode e Regular Mode, due stili di interazione diversi
Per differenziare ulteriormente la sua esperienza d’uso, Grok 3 offre due modalità di interazione: "Fun Mode" e "Regular Mode". Di default, il chatbot opera in Fun Mode, adottando un tono sarcastico e irriverente, ma a volte anche impreciso. In alternativa, l’utente può scegliere il Regular Mode, che offre risposte più accurate, anche se secondo alcuni esperti potrebbe comunque incorrere in contraddizioni o inesattezze.
Il duello tra Elon Musk e Sam Altman
Con il lancio di Grok 3, Elon Musk lancia una sfida diretta a OpenAI, un’organizzazione che lui stesso ha contribuito a fondare nel 2015, salvo poi lasciarla nel 2018 a causa di profondi disaccordi con l’attuale CEO, Sam Altman. Da allora, Musk ha criticato OpenAI accusandola di essere eccessivamente allineata a posizioni politiche progressiste e di rappresentare un pericolo per la libertà di pensiero nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Con Grok 3, dunque, il miliardario sembra voler proporre una visione alternativa, meno filtrata e più vicina alla sua concezione di un’IA indipendente e trasgressiva.
19 Febbraio 2025
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