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Investire in cultura, una necessità per il futuro dei borghi italiani

La cultura non è solo arte, ma identità e sviluppo economico, essenziale per evitare la marginalizzazione dei piccoli centri italiani.

Investire in cultura, una necessità per il futuro dei borghi italiani

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Investire in cultura rilancia l’economia locale e garantisce la sopravvivenza di teatri, librerie e sale cinematografiche nei borghi italiani.

L’importanza della cultura non si limita al solo ambito artistico o intellettuale, ma genera un effetto domino che coinvolge diversi settori, dall’economia al turismo, fino alla coesione sociale. Le istituzioni, in tutte le loro forme, non possono ignorare questo fenomeno. È necessaria una visione strategica che parta dal basso, dai piccoli borghi con meno di 10.000 abitanti, dove l’entusiasmo e la partecipazione locale possono diventare un volano per l’intero Paese. Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, sottolinea come sia fondamentale coinvolgere anche il settore privato e definire una regia politica chiara per guidare questa trasformazione.

I piccoli borghi al centro di una nuova rinascita culturale

L’Italia è fatta di piccoli centri, di province ricche di storia e identità. Spesso, però, questi territori si sentono marginalizzati, relegati a un ruolo secondario in un mondo sempre più digitalizzato. Per invertire questa tendenza, bisogna garantire la presenza di luoghi di cultura che favoriscano il pensiero critico, risorsa imprescindibile per la crescita sociale ed economica. Sale cinematografiche, teatri e librerie devono essere considerati servizi essenziali, alla stregua delle farmacie o delle caserme dei carabinieri. Solo così si potrà preservare l’identità e la vitalità di queste comunità.

Il cinema, un’esperienza insostituibile nell’era dello streaming

Nel dibattito sulla sopravvivenza delle sale cinematografiche di fronte all’ascesa delle piattaforme di streaming, Buttafuoco evidenzia un aspetto fondamentale: il grande schermo offre un’esperienza unica e insostituibile. Il concetto di lusso, inteso come valore emozionale e non meramente economico, trova la sua massima espressione proprio nella fruizione cinematografica in sala. La scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha dimostrato come il pubblico sia ancora desideroso di vivere il cinema in modo autentico, accettando di trascorrere ore davanti a una proiezione, un’esperienza impossibile da replicare con un semplice dispositivo elettronico.

Cultura e identità, un patrimonio da preservare

Il valore della cultura va ben oltre la semplice fruizione artistica: essa rappresenta un patrimonio collettivo che rafforza l’identità nazionale e territoriale. Investire in questo ambito significa dare respiro a settori connessi, come l’editoria, il turismo culturale e le produzioni artistiche. Il rischio di una società che trascura la cultura è quello di una progressiva perdita di senso critico e di coesione sociale. Per questo, il ruolo delle istituzioni e delle amministrazioni locali diventa cruciale nel garantire il mantenimento e il potenziamento delle infrastrutture culturali.

Il ruolo della Biennale e il futuro della cultura italiana

A un anno dalla sua nomina alla guida della Biennale di Venezia, Buttafuoco offre una riflessione sul futuro dell’istituzione e del suo stesso ruolo. La Biennale è sempre stata un luogo di sperimentazione e superamento dei limiti dell’attuale scenario culturale. Il futuro della cultura italiana dipenderà dalla capacità di creare connessioni tra le discipline, di guardare oltre gli orizzonti definiti e di innovare senza tradire le proprie radici. In quest’ottica, Buttafuoco annuncia l’intenzione di invitare Ermanno Cavazzoni a tenere una lectio magistralis, un momento di riflessione e approfondimento che possa ispirare il pubblico e stimolare nuove prospettive.

Uno sguardo oltre, tra tradizione e innovazione

Il futuro della cultura italiana non può prescindere dall’equilibrio tra tradizione e innovazione. Se da un lato le radici storiche e artistiche del Paese rappresentano un patrimonio inestimabile, dall’altro occorre essere pronti a sperimentare nuove forme di comunicazione e di espressione. La sfida principale sarà quella di far convivere questi due aspetti, evitando di lasciare indietro i piccoli centri e garantendo loro un ruolo attivo nella costruzione del panorama culturale nazionale.


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04 Marzo 2025
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