All’ingresso della mostra c’è un busto in marmi policromi. È quello di Antonio Manuel Ne Vunda, ambasciatore del Congo, il primo rappresentante africano accolto solennemente a Roma nel 1608. Il suo viaggio fu epico e tragico: durato quattro anni, si concluse con la sua morte proprio all’arrivo, il giorno dell’Epifania. Fu sepolto nella basilica di Santa Maria Maggiore, e oggi il suo ritratto apre un percorso espositivo che parla al presente.
Il mondo a Roma, ieri come oggi
A rendere possibile questo prestito eccezionale è stato il Santo Padre in persona. L’opera segna l’apertura della mostra Barocco globale, il mondo a Roma nel secolo di Bernini, curata da Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini e ospitata alle Scuderie del Quirinale dal 4 aprile al 13 luglio. L’intento? Raccontare come Roma, cuore della cristianità, sia diventata nel Seicento un crocevia di popoli, culture, storie e visioni del mondo.
Quando l’arte testimoniava l’incontro tra civiltà
Accanto a capolavori di Van Dyck, Poussin e Pietro da Cortona, i visitatori troveranno oggetti di ogni provenienza: dalla mitra di san Carlo Borromeo decorata con piume esotiche, a ritratti di ambasciatori persiani, africani e cinesi, passando per meraviglie naturali e materiali mai visti in Europa. Ogni opera, ogni documento, è testimonianza di uno scambio che andava oltre la religione o il potere, diventando una narrazione condivisa.
Bernini, l’arte e il progetto di un mondo interconnesso
Il barocco, con la sua teatralità e apertura al meraviglioso, si presta perfettamente a raccontare un’epoca che oggi potremmo definire come l’inizio della globalizzazione. Il progetto di Gian Lorenzo Bernini per la fontana dei Fiumi rappresenta simbolicamente i grandi corsi d’acqua dei continenti conosciuti. Un mondo in dialogo, con Roma come palcoscenico principale.
Oltre la mostra, un viaggio tra affreschi e ambasciatori
Il percorso non si limita alle Scuderie. Dal 4 aprile parte anche Il mondo a Roma negli affreschi al Quirinale, un’iniziativa promossa dalla presidenza della Repubblica che include visite speciali al salone dei Corazzieri. Qui, negli affreschi del 1616, sono ritratti ambasciatori arrivati da Africa, Asia e Medio Oriente, accolti da papa Paolo V. Immagini che raccontano una Roma internazionale, aperta al confronto e alla conoscenza.
Una mostra per il Giubileo, tra cultura, fede e umanità
"Il giubileo non è solo pellegrinaggio spirituale, ma anche un’occasione di dialogo culturale e storico", ha affermato il cardinale Rolandas Mackrickas. La mostra diventa così un ponte tra le epoche, un invito a riflettere sul ruolo della Chiesa come mediatrice di pace e incontro tra i popoli. Come ha sottolineato Matteo Lafranconi, direttore delle Scuderie, il progetto è parte della programmazione giubilare e mira a rappresentare la missione universale di Roma.
04 Aprile 2025
© team icoe, editoriale blozine
blozine editoriale no-profit della
Centro studi su innovazione, comunicazione ed etica.
Copywriters
Francesca S., Matteo R., Laura A., Antonella B., Giorgio F., Anna C., Miriam M., Stefano G., Adele P. e Francesca N.
Chi siamo
iscriviti sulla nostra pagina Facebook e non perderai nessuna notizia!
© blozine, l'editoriale dalla B alla Z. Tutti i diritti sono riservati.