Vedere di nuovo con chiarezza, in poche ore, è oggi una possibilità reale per migliaia di persone. Ma dietro l’apparente semplicità di un intervento di cataratta si nasconde un problema che cresce insieme all’età media della popolazione: tempi d’attesa sempre più lunghi e un sistema sanitario sotto pressione. Con una popolazione che vive più a lungo e in buona salute, le richieste di intervento aumentano, mentre il personale e le risorse diminuiscono.
L’idea rivoluzionaria, uscire dagli ospedali
Durante il congresso della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO) e dell’Associazione Italiana Medici Oculisti (AIMO), a Roma, gli esperti hanno lanciato una proposta che rompe gli schemi: spostare la chirurgia della cataratta fuori dagli ospedali tradizionali. “Il sistema è ormai saturo, e la gestione in sede ospedaliera è sempre più complessa” spiega Alessandro Mularoni, vicepresidente SISO e direttore dell’Unità di Oculistica dell’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino.
Costi in calo, tecnologia in crescita
Un altro nodo è economico: i DRG – i rimborsi per le strutture sanitarie – sono stati ridotti, mentre le tecnologie richieste sono sempre più costose. Il risultato è un paradosso: si pretende qualità e innovazione, ma con fondi ridotti. Eppure, proprio la tecnologia offre la chiave per ripensare l’intero modello.
Il day surgery, la rivoluzione silenziosa
Operarsi e tornare a casa in giornata non è più fantascienza: è la realtà del day surgery. Secondo Giovanni Alessio dell’Università di Bari, “la procedura, eseguita in poche ore, garantisce risultati eccellenti e totale sicurezza, grazie a incisioni inferiori ai due millimetri e a lenti artificiali di ultima generazione”. Le moderne tecniche permettono al paziente di essere operato al mattino e già dimesso nel pomeriggio, con una riabilitazione rapidissima.
Centri dedicati, efficienza e serenità
Creare strutture esclusivamente dedicate alla chirurgia oculistica significa non solo migliorare i flussi, ma anche offrire un’esperienza più umana. “In un centro specializzato tutto ruota intorno al paziente oculistico: costi più bassi, maggiore efficienza e percorsi chiari” sottolinea Mularoni. Entrare in un ambiente conosciuto e meno caotico di un grande ospedale riduce l’ansia e migliora la qualità complessiva della cura.
Sicurezza prima di tutto
Nessuna innovazione, tuttavia, può prescindere dal rispetto delle linee guida scientifiche. La SISO ribadisce che ogni intervento, anche al di fuori del contesto ospedaliero, deve mantenere gli stessi standard di sicurezza e assistenza psicologica. Se ben regolato, il day surgery può diventare un nuovo modello di efficienza per la sanità italiana: più vicino ai cittadini, più sostenibile e, soprattutto, più umano.
08 Novembre 2025
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