L’Italia compie un passo epocale nel campo della salute pubblica, diventando il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente l’obesità come malattia cronica, progressiva e recidivante. Un cambiamento non solo normativo, ma culturale, che segna una nuova visione della prevenzione e della cura. L’inserimento dell’obesità nel Piano Nazionale della Cronicità come patologia prioritaria rappresenta una rivoluzione nella gestione di una condizione che coinvolge milioni di persone.
Un nuovo approccio alla salute
Il riconoscimento dell’obesità come malattia cambia radicalmente la prospettiva con cui la società e le istituzioni affrontano il problema. Non più un semplice “stile di vita scorretto”, ma una condizione clinica complessa che richiede strategie integrate di prevenzione, diagnosi precoce e assistenza continuativa.
L’obiettivo è duplice: garantire un accesso equo alle cure e ridurre lo stigma sociale che ancora oggi accompagna chi soffre di obesità. In questo modo, l’Italia pone le basi di un nuovo paradigma sanitario centrato sulla persona e sulla dignità del paziente.
L’evento al Centro Studi Americani
A Roma, presso il Centro Studi Americani, si è tenuto l’evento “La legge sull’obesità, il modello italiano best case nel mondo”, promosso da AmCham Italy in collaborazione con lo stesso Centro. L’incontro ha riunito rappresentanti del Parlamento, del Governo, della comunità scientifica e delle associazioni dei pazienti, per fare il punto sulle recenti innovazioni legislative e sulle sfide future.
Nel corso dell’evento è stato presentato un quadro completo della nuova normativa e delle sue implicazioni per il Servizio Sanitario Nazionale, evidenziando il ruolo pionieristico dell’Italia nel definire un approccio globale alla gestione dell’obesità.
Nasce COTA12, alleanza internazionale per la salute
Uno dei momenti più significativi dell’incontro è stato l’annuncio della creazione di COTA12 – Cardiovascular & Obesity Tackling Alliance, una alleanza internazionale permanente promossa da AmCham Italy e destinata a riunire 12 Paesi europei.
L’obiettivo è quello di costruire una rete di cooperazione tra Italia e 11 nazioni dell’Europa centro-orientale per sviluppare strategie comuni contro l’obesità e le malattie cardiovascolari.
Come ha dichiarato Simone Crolla, Consigliere Delegato di AmCham Italy: “Con COTA12 vogliamo fare squadra per affrontare una sfida globale, valorizzando l’eccellenza sanitaria italiana come riferimento internazionale.”
Il valore del modello Italia
Nel dibattito, moderato dalla giornalista Daniela Minerva, sono intervenuti tra gli altri Ugo Cappellacci, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, il senatore Ignazio Zullo, l’onorevole Ilenia Malavasi, il presidente Emanuele Monti (Regione Lombardia e CdA AIFA) e Federico Villa di Lilly Italy Hub.
Cappellacci ha evidenziato come la legge rappresenti “un traguardo politico e sanitario di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale”, dimostrando la capacità delle istituzioni italiane di lavorare insieme su una priorità condivisa.
Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha sottolineato l’impegno del Governo nel rendere operative le nuove norme e nel garantire modelli di accesso equi e innovativi alle cure.
Le sfide e le azioni future
Il nuovo quadro normativo prevede la creazione di un Osservatorio di monitoraggio e di un Fondo Obesità presso il Ministero della Salute, destinato a sostenere progetti regionali di prevenzione, formazione e sensibilizzazione.
Grazie all’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni, l’obesità entra ufficialmente tra le patologie croniche prioritarie del Piano Nazionale della Cronicità. Sono inoltre previste linee guida per i Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) e per il potenziamento della rete territoriale dei centri specializzati.
Come ha ricordato Federico Villa: “Ora è il momento di passare dalla legge all’azione. Solo una collaborazione forte tra istituzioni, regioni e comunità scientifica può tradurre la norma in benefici concreti per i cittadini.”
Verso un nuovo paradigma di salute
L’Italia si conferma apripista a livello globale nella definizione di un modello di sanità pubblica inclusiva, in cui la prevenzione e la dignità del paziente sono al centro del sistema. Con la nascita di COTA12 e l’approvazione della legge, il Paese si propone come laboratorio internazionale di buone pratiche nella gestione delle patologie croniche.
Un percorso che guarda al futuro, con la consapevolezza che la salute non è solo un diritto individuale, ma una responsabilità collettiva.
 31 Ottobre 2025
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