Nel dibattito internazionale torna al centro l’ipotesi di un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex presidente statunitense Donald Trump. La disponibilità da parte di Mosca è stata confermata apertamente dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che ha evidenziato come, per il governo russo, un faccia a faccia rappresenti una prospettiva utile e da realizzare nel minor tempo possibile.
Un vertice desiderato ma non immediato
Secondo quanto riferito dal Cremlino, l’idea di un colloquio resta sul tavolo ma non è ancora vicina alla concretizzazione. Peskov ha spiegato che un eventuale incontro dovrà essere preparato con estrema attenzione, sottolineando l’importanza di una fase preliminare ben strutturata. «Non appena questa preparazione sarà completata e ci saranno le condizioni necessarie, ci auguriamo che il vertice possa svolgersi», ha chiarito.
Le incertezze sui tempi
Sebbene Mosca appaia favorevole, le tempistiche restano indefinite. Peskov ha riconosciuto che è difficile stimare quando si creerà il contesto politico adatto, ma ha anche lasciato intendere che la Russia auspica una soluzione rapida. L’obiettivo, ha affermato, è che le condizioni si realizzino «prima piuttosto che dopo», segnalando l’interesse russo nel riattivare un canale diretto con Washington.
La reazione di Mosca al disegno di legge statunitense
Parallelamente all’apertura verso un possibile vertice, il Cremlino ha espresso forte preoccupazione per una nuova iniziativa legislativa negli Stati Uniti. Due senatori, il repubblicano Lindsey Graham e il democratico Richard Blumenthal, stanno promuovendo una proposta bipartisan che imporrebbe dazi ai paesi che mantengono accordi energetici con Mosca.
Un provvedimento visto come ostile
Per la Russia, questo progetto legislativo rappresenta un segnale negativo. Peskov ha dichiarato che il Cremlino seguirà con attenzione l’evoluzione del testo e i suoi contenuti, giudicandolo sin da ora sfavorevole agli interessi nazionali. Di fronte alle nuove pressioni economiche provenienti dal Congresso statunitense, Mosca ribadisce la propria contrarietà a misure che ritiene dannose per i rapporti bilaterali e per il mercato energetico internazionale.
Relazioni ancora in bilico
Il possibile incontro tra Putin e Trump si inserisce in un contesto di grande complessità geopolitica, nel quale tensioni, sanzioni e iniziative legislative si intrecciano con tentativi di dialogo. Da un lato la Russia manifesta la volontà di riaprire un canale diretto con una parte della leadership politica statunitense, dall’altro si trova a confrontarsi con nuove forme di pressione economica e diplomatica.
18 Novembre 2025
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